Esempio di soggiorno Open SpaceL'open space ha un fascino incofondibile

Al momento di ristrutturare casa, ci si può trovare davanti alla possibilità di scegliere se abbattere la parete che dividono il soggiorno dalla cucina  per creare un ambiente unico (il cosiddetto open space), o realizzare un arco oppure magari lasciare tutto come sta. Quali sono quindi i pro e i contro di queste possibilità? Valutiamoli insieme riflettendo sull’uso che siamo soliti fare della casa…

Ma come nasce un open space?

Fino a circa 30 anni fa, le stanze della casa erano ben delineate: tra il soggiorno e la cucina c’era di mezzo una settimana  intera, perché la seconda stanza era quella vissuta nei giorni di lavoro, mentre all’altra era riservata per  la domenica, Pasqua, Natale e i vari ospiti. Poi negli anni ’80 il concetto cambiò e si cercò aria, luce e le pareti sparirono: arrivò l’open space.  Tra le possibili cause c’è senza dubbio la realizzazione di case sempre più piccole, ma  dove il sistema di riscaldamento funziona sempre meglio. Ma l’open space, può essere adatto a voi? Per capirlo rispondete a queste domande.

 

Serve spazio?

La prima motivazione per scegliere l’open space al momento di ristrutturare, è senza dubbio la mancanza di spazio: se avete un minuscolo soggiorno e una piccola cucina, abbattere la parete che li divide significa davvero rendere una stanza molto più vivibile. Se le due stanze sono già molto grandi, potrebbero invece diventare dispersive, e fare l’effetto di un vecchio salone da ballo…ma se proprio non potete resistere al fascino del tutto aperto, scegliete almeno la versione con un arco, per mitigare le dimensioni.

Risparmio energetico, è possibile?

Se la stanza da illuminare è solamente una, si potrebbe decidere di mettere un unico punto luce centrale, ovviamente potenziato, aggiungendo poi una piantana nell’angolo lettura/televisione, piuttosto che due come sarebbe obbligatorio fare se si trattasse di due stanze . Per quanto riguarda il riscaldamento, l’open space è perfetto se si ha una stufa a pellet, perché dà la possibilità al calore di raggiungere tutti gli angoli, garantendo un buon risparmio.

Siete fanatici dell’ordine?

Se siete di quelli che tremano entrando in una stanza con un quadro storto, dovete meditare bene sulla scelta dell’open space: perché in un ambiente come questo è più difficile tenere tutto ordinato alla perfezione. In quale casa non c’è almeno un cucchiaino appoggiato sul lavello? A meno che non abbiate qualcuno che si occupi della vostra, rischiate di passare ogni minuto libero a pulire nel terrore che arrivi gente e trovi in disordine.

Meglio la privacy o la compagnia?

L’open space è anche questione di carattere: se vostro marito è solito ospitare una volta a settimana gli amici per una partita con l’x-box oppure vostra figlia ama stare in casa per fare 4 chiacchiere con le amiche, bisogna sapere che non ci sarà un altro ambiente dove bere in tranquillità una tisana. D’altronde se avete una famiglia che ama stare in compagnia, l’open space soggiorno-cucina diventa il luogo ideale per dare feste e fare cene, perché permette di accogliere un bel tavolo ampio e tante sedie.

Preferite osservare i quadri o i figli?

Certo, posta così la domanda sembra alquanto singolare, ma se riflettete ha una sua logica: se scegliete l’open space e avete figli in casa da controllare, potete tenerli d’occhio mentre giocano e voi preparate la cena o fate un po’ d’ordine. Del resto se amate decorare le pareti con quadri, foto e altro, l’open space riduce senza dubbio la possibilità di dare sfogo al vostro slancio di interior designer.

Allora avete deciso? Siete proprio tipi da open space o meglio lasciar tutto come sta?

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