Il cartongesso antiumido viene usato principalmente per
- risolvere problemi di muffa o umidità su pareti esistenti
- realizzare contropareti / controsoffitti resistenti all'acqua.
In commercio ne esistono diversi tipi.
Tra i più usati c'è il cartongesso "verde", lastre antiumido a bassissimo assorbimento d'acqua riconoscibili proprio per il colore. Può essere usato da solo o in abbinamento ad uno strato isolante inserito in intercapedine, in modo da migliorare anche l'isolamento termoacustico della parete.
In alternativa si possono impiegare dei pannelli accoppiati cartongesso/strato isolante, in cui lo strato in cartongesso è rivestito da un film idrorepellente. Gli isolanti più usati sono chiaramente quelli più resistenti all'acqua, ossia le lane minerali, il polistirene e materiali high tech come l'aerogel. Alcuni pannelli in cartongesso sono resistenti sia all'acqua che al fuoco e possono essere impiegati anche per la protezione di impianti elettrici o di smaltimento dei fumi.
Le pareti già coibentate possono essere particolarmente sensibili al vapore acqueo, che può rendere meno efficiente lo strato isolante. In questo caso si utilizzano speciali lastre antivapore, caratterizzate da uno strato in alluminio o bitume che funziona da barriera al vapore. Uno dei campi di applicazione del cartongesso antivapore è, ad esempio, l'isolamento all'intradosso dei solai di copertura (v. Isolamento termico del solaio).
In questo approfondimento parleremo di quanto costa il cartongesso antiumido, di come può aiutare a risolvere alcuni problemi di umidità nell'abitazione, di come si realizzano le superfici in cartongesso a diretto contatto con acqua e delle agevolazioni fiscali per questo genere di lavori.
Cartongesso antiumido: prezzi
Il cartongesso antiumido ha un prezzo variabile a seconda dello spessore del rivestimento, del tipo di isolante utilizzato e della metratura. Molte ditte prevedono degli sconti sopra i 50 mq, perchè possono ammortizzare meglio i costi di trasporto dei materiali e di trasferta degli operai.
Il costo medio di una controparete o di un controsoffitto antiumidità va da 35 a 40 euro/mq, mentre per le pareti divisorie e i controsoffitti autoportanti i prezzi salgono a 50 euro/mq, montaggio incluso.
I costi salgono anche se si utilizzano pannelli accoppiati o altri rivestimenti "tecnici". I pannelli in cartongesso antiumido hanno prezzi che vanno da 7 euro/mq (9 euro/mq per i pannelli antivapore), mentre pannelli particolari come quelli in cartongesso idrorepellente accoppiato con schiuma poliuretanica costano 20 euro/mq.
I pannelli accoppiati in lana di roccia e aerogel possono arrivare a costare anche 40 euro/mq, ma sono molto utili per realizzare cappotti termici interni a basso spessore, anche in presenza di problemi di umidità. In questo caso bisogna considerare la posa in opera, che ha un costo medio di 25-30 euro/mq.
Un consiglio per risparmiare
I prezzi che abbiamo indicato sono orientativi e variano a seconda delle zone, anche in funzione dei costi della manodopera.
Un modo semplice per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente è confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di
- farti un'idea dei prezzi del cartongesso antiumido nella tua città;
- trovare cartongessisti disponibili a trattare sui costi di posa;
- confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.
Quando chiedi un preventivo per lavori su superfici con problemi di muffa o di umidità di risalita ti consigliamo di chiedere anche un sopralluogo gratuito. Con un sopralluogo la ditta potrà proporti un intervento su misura per le tue esigenze e compilare un preventivo più preciso. Se il lavoro non comporta particolari complessità, potresti persino ottenere uno sconto aggiuntivo.
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Quando serve il cartongesso antiumido?
Il cartongesso anti umidità si utilizza in tre casi
- in ambienti umidi e poco aerati (es. il bagno cieco);
- per coprire intonaci rovinati da muffa e umidità;
- per isolare pareti soggette a ponti termici.
Per piccoli lavori in ambienti con scarsa ventilazione, ad esempio un controsoffitto con faretti in un bagno di servizio, si può utilizzare sia il cartongesso semplice in aderenza oppure un cartongesso coibentato con materiale isolante traspirante (lana di roccia, fibra di vetro).
In caso di muffa e macchie di umidità invece la situazione si fa più complessa, perchè è sconsigliabile semplicemente coprire la muffa senza averne compreso l'origine. Su pareti soggette ad umidità di risalita, ad esempio, è meglio applicare un intonaco deumidificante, mentre in caso di infiltrazioni bisogna agire sulla causa dell'infiltrazione ed eventualmente applicare un ciclo antimuffa. Solo dopo si potrà procedere alla posa del cartongesso.
Nel caso di pareti soggette a ponti termici il cartongesso antiumido funziona bene per evitare che l'acqua che si condensa nei punti più freddi della parete favorisca la formazione della muffa. Il modo migliore di agire però rimane eliminare i ponti termici con un cartongesso isolante o un cappotto termico interno.
Il cartongesso... a contatto con acqua
Il cartongesso viene spesso utilizzato per realizzare pareti divisorie in bagno o nella doccia. In questo caso c'è bisogno di qualche accortezza in più.
Si può utilizzare del comune cartongesso idrorepellente oppure delle lastre in fibrocemento per interni, utilizzate anche per impermeabilizzare le piscine. Anche la stuccatura delle lastre deve avvenire con prodotti appositamente studiati per luoghi molto umidi.
Una volta posato il cartongesso bisognerà realizzare un sottofondo impermeabilizzante, come si farebbe con la platea della doccia, utilizzando appositi impermeabilizzanti a base di bitume. Infine si può posare la piastrellatura oppure il rivestimento scelto.
Cartongesso antiumido e agevolazioni fiscali
Con la scorsa Legge di Stabilità sono state rinnovate fino al 31 dicembre 2018 le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione delle abitazioni, con il rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta.
I lavori in cartongesso che possono rientrare nelle agevolazioni sono tre:
- realizzazione di un controsoffitto o di una controparete per isolamento termoacustico;
- realizzazione di una parete divisoria con aumento del numero di vani dell'abitazione;
- lavori (anche di manutenzione ordinaria) su parti comuni condominiali.
Oltre a questi è possibile chiedere le agevolazioni per qualsiasi lavoro in cartongesso eseguito nell'ambito di interventi di manutenzione straordinaria, incluse opere di risanamento/restauro conservativo di immobili storici. Per approfondire come chiedere i rimborsi puoi leggere il nostro articolo sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione della casa.