un'abitazione in classe energetica A consuma meno e vale di più

La classe energetica dell'abitazione esprime in maniera sintetica quali sono i consumi energetici di un immobile e si attribuisce in base all'Indice di Prestazione Energetica Globale (EPgl,nren). Tale indice si riferisce ai consumi dell'immobile da fonti non rinnovabili (es. combustibile), ossia ai kilowatt al mq necessari per:

  • illuminazione
  • produzione di acqua calda sanitaria
  • riscaldamento e climatizzazione
  • ventilazione
  • alimentazione di ascensori, allarmi, ecc.

Oltre ai consumi vengono presi in considerazione aspetti come la zona climatica, il rapporto volume/superficie disperdente dell'edificio e il livello di coibentazione.

Ecco le 10 classi energetiche con i valori di EPgl,nren standard 2019/2021 di riferimento.

Classe energetica Consumi
Classe A4 ≤0,40 EPgl,nren,rif,standard
Classe A3 0,40-0,60 EPgl,nren,rif,standard
Classe A2 0,60-0,80 EPgl,nren,rif,standard
Classe A1 0,80-1,00 EPgl,nren,rif,standard
Classe B 1,00-1,20 EPgl,nren,rif,standard
Classe C 1,20-1,50 EPgl,nren,rif,standard
Classe D 1,50-2,00 EPgl,nren,rif,standard
Classe E 2,00-2,60 EPgl,nren,rif,standard
Classe F 2,60-3,50 EPgl,nren,rif,standard
Classe G >3,50 EPgl,nren,rif,standard

 

I consumi da fonti non rinnovabili sono valutati tramite una verifica dell'immobile, a seguito della quale viene rilasciato l'A.P.E (Attestato di Prestazione Energetica). Nell'A.P.E., oltre alla classe energetica, sono riportati degli interventi suggeriti dal tecnico per migliorare l'efficienza energetica, con l'eventuale nuova classe che è possibile raggiungere.

In questo articolo parleremo di quali sono gli interventi necessari per portare la propria abitazione o il proprio appartamento in classe energetica A, con i relativi costi. Inoltre parleremo delle differenze tra classe energetica A e B in termini di consumi e di valore commerciale, nonché delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Quanto costa portare la casa in classe energetica A?

Se hai in mente un intervento di riqualificazione energetica, la prima cosa da fare è acquisire l'Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.) della tua casa, per capire quali sono gli interventi da eseguire. Ecco i più frequenti.

Esposizione

Non sempre è possibile portare in classe energetica A il proprio appartamento o la propria casa, per via di alcuni aspetti che devono essere curati sin dalla costruzione. L'esposizione a nord o la mancata esposizione ai raggi solari (ad esempio per la presenza di alberi) oppure la diversa zona climatica possono fare la differenza tra un immobile di classe energetica A e B, anche in assenza di altre differenze significative.

Per ridurre l'esposizione al sole nei mesi estivi, invece, è importante utilizzare adeguate schermature solari (tende da sole, zanzariere oscuranti).

Coibentazione

Una buona coibentazione è importante per evitare inutili sprechi energetici. Devono essere isolate tutte le zone riscaldate dell'abitazione, dalla cantina (o altri locali con solaio controterra) fino al sottotetto, con particolare attenzione a ridurre i ponti termici e porre rimedio a fenomeni come l'umidità di risalita. I lavori di isolamento termico costano in media 20-30 euro/mq.

Impianto termico/fotovoltaico

Un impianto termico efficiente è indispensabile. L'ideale sono gli impianti alimentati con pannelli solari o fotovoltaico, che riducono notevolmente i consumi da energie non rinnovabili. Caldaie a condensazione e pompe di calore, ma anche sistemi ibridi, sono ideali per migliorare l'efficienza energetica, magari abbinati a sistemi di termoregolazione evoluta (centraline, termostati) con sensori ambientali.

Si possono abbinare sia ai termoarredi di design, particolarmente efficienti dal punto di vista della resa termica, che a sistemi di riscaldamento e raffrescamento a pavimento. Il costo è variabile in base al tipo di generatore. Una pompa di calore aria-acqua, ad esempio, ha un costo di listino di circa 5.000€, che salgono a 8.000-10.000€ se si tiene presente l'installazione.

Il costo di un impianto fotovoltaico, invece, è di circa 2mila euro per kw tutto compreso.

Infissi

Utilizzare infissi a risparmio energetico e cassonetti coibentati è prioritario, per non vanificare gli interventi precedenti. In costo di finestre a taglio termico con triplo vetro è di circa 400 euro/mq più circa 100 euro per il montaggio.

Domotica

La gestione tramite sistemi di home automation di elettrodomestici, riscaldamento/raffrescamento, allarmi, tapparelle, tende solari, ecc. è comoda e consente di risparmiare sui consumi energetici. Per prima cosa bisogna modificare l'impianto elettrico perché possa supportare i sistemi domotici - vedi il nostro articolo sugli impianti elettrici civili. Poi occorre installare i vari dispositivi per il controllo remoto delle funzioni. Il costo medio del lavoro per un appartamento di 100 mq è di circa 9.000€.

Un consiglio per risparmiare

I prezzi che abbiamo indicato sono orientativi e variano a seconda delle zone, anche in funzione dei costi della manodopera. Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente, ti consigliamo di confrontare più offerte.

Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di:

  • farti un'idea di quanto costa portare la tua casa in classe A nella tua città;
  • trovare ditte specializzate disponibili a trattare sui costi della manodopera;
  • confrontare soluzioni diverse sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.

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I vantaggi di una casa in classe energetica A

Avere un immobile in classe energetica A ha un significato innanzitutto in termini di consumi, inferiori a 10 kw/mq per anno. Già se si scende in classe B i consumi salgono a 30-50 kw/mq, mentre in classe G possono superare i 200 kw/mq per anno.

Avere una casa di classe energetica A ha importanza anche in termini di valore commerciale. Gli immobili dalla A1 in su costano in media 400-500€ in più al mq. Questi immobili (specie se ristrutturati) hanno un mercato maggiore rispetto a quelli di classi inferiori sia per la vendita che per l'affitto.

Per finire c'è il discorso delle detrazioni fiscali, che consentono di recuperare buona parte della spesa sostenuta per la riqualificazione energetica degli edifici, di cui parliamo nel prossimo paragrafo.

Agevolazioni fiscali per passare alla classe energetica A

Con l'ultima Legge di Bilancio (Legge 27.12.2017 n.205) cambiano le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili. Ad esempio, si passa dal 65% al 50% per i seguenti lavori:

  • montaggio di infissi a risparmio energetico
  • tende da sole/schermature solari
  • caldaie a biomassa
  • caldaie a condensazione.

Rimane invariata la detrazione al 65% per

  • coibentazione dell’involucro
  • pompe di calore
  • sistemi di building automation
  • pannelli solari
  • scaldacqua a pompa di calore
  • caldaie ibride (pompa di calore + caldaia a condensazione)
  • caldaie a condensazione
  • micro-cogeneratori (tetto di spesa 100.000€).

Diverse le detrazioni per i condomini.

  • 70% per interventi su parti comuni condominiali <25% della superficie disperdente
  • 75% per interventi su parti comuni condominiali con valori conformi a tabelle 3 e 4 dell’allegato 1 al decreto 26/06/2015 “Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26/06/2009
  • 80/85% per interventi su parti comuni condominiali <25% della superficie disperdente + riduzione rischio sismico a seconda del numero di classi scalate.

La detrazione è fruibile per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con un limite di spesa di 40.000€ per unità immobiliare, incluse le spese burocratiche e di progettazione.

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