Nell'acquistare o affittare un immobile potresti aver sentito parlare di classe energetica e IPE (indice di prestazione energetica). Le classi energetiche si attribuiscono proprio in base all'IPE o EPgl, che esprime i consumi da fonti non rinnovabili.
Altri aspetti che influenzano l'attribuzione della classe energetica sono
- rapporto superficie/volume dell'edificio
- zona climatica
- livello di coibentazione.
Si va in ordine crescente, da G a A4, la classe più alta. Per attribuire l'IPE si considerano i consumi per i servizi standard di un'abitazione, ossia
- riscaldamento/climatizzazione
- produzione di acqua calda
- ventilazione
- illuminazione
- ascensori.
Classe energetica E: cosa significa? E' buona?
Una casa in classe energetica E ha un consumo energetico superiore a 120 Kwh/mq all'anno. A questo viene spontaneo chiedersi cosa vuol dire in termini di consumi e quanto spendo in meno se passo in classe D, il cui consumo è superiore a 90 Kwh/mq all'anno.
Se passi dalla classe energetica E alla D dalle bollette dovresti vedere una diminuzione dei consumi di circa il 25%. Cosa vuol dire in termini di valore dell'immobile?
Nei vari Rapporti sull’Efficienza Energetica (RAEE) l'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico, ha segnalato che anche pochi interventi di riqualificazione energetica portano ad un risparmio sulla bolletta compreso tra 150 e 250 €, con conseguente aumento del valore commerciale medio dell'immobile pari al 9,7%.
Classe energetica E: come migliorare
Nell'APE, Attestato di prestazione energetica, trovi anche degli interventi che contribuirebbero a migliorare i consumi e ti potrebbero anche consentire di passare di classe. I più diffusi sono
- coibentazione dell'involucro (tetto, pareti, solai)
- sostituzione degli infissi
- installazione schermature solari
- sostituzione della caldaia.
I costi possono essere riassunti nella tabella di seguito.
Intervento | Costo indicativo |
infissi a risparmio energetico |
da 150 €/mq più la posa |
coibentazione involucro |
da 20 €/mq |
installazione caldaia a condensazione |
1.500-2.000 € |
installazione schermature solari |
da 12 €/mq |
Un consiglio per risparmiare
La riqualificazione energetica di un edificio ha costi variabili da località a località, anche in funzione dei prezzi della manodopera. Per questo motivo, prima di accettare un preventivo, ti consigliamo di confrontare più offerte.
Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di
- farti un'idea di quanto costano gli interventi di riqualificazione energetica nella tua città;
- trovare imprese disponibili a trattare sui costi della manodopera;
- confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.
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Classe energetica E: come passare in classe A
Cosa significa avere una casa in classe energetica A e cosa bisogna fare se si è in classe E? Una casa in classe energetica A ha un IPE pari a 0,80-1,00, mentre l'IPE di una casa in classe E è compreso tra 2,00-2,60.
Gli interventi da eseguire per assicurarsi il passaggio di classe comprendono
- installazione di schermature solari
- sostituzione degli infissi
- coibentazione dell'involucro
- installazione impianto termico/fotovoltaico
- gestione remota/automatica dei consumi con sistemi domotici.
L'installazione di schermature solari è indispensabile per limitare il surriscaldamento estivo e ridurre i consumi di climatizzazione/ventilazione. D'obbligo anche la sostituzione degli infissi con infissi a risparmio energetico e la coibentazione dei cassonetti.
L'installazione di un impianto termico/fotovoltaico ha un grande impatto sull'IPE e va considerata dove possibile, così come i sistemi a biomassa oppure geotermici o mini eolici nelle zone che si prestano a questo tipo di produzione di energia alternativa.
Tramite sistemi domotici si possono ridurre gli sprechi energetici, installando ad esempio delle valvole termostatiche sui caloriferi.
Classe energetica E e detrazioni fiscali
Per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici residenziali è possibile detrarre dall'Irpef una percentuale della spesa sostenuta. Con l'ultima Legge Finanziaria (Legge 27.12.2017 n.205) i meccanismi di attribuzione delle agevolazioni fiscali sono cambiati.
Passa dal 65 al 50% il rimborso Irpef per
- sostituzione degli infissi
- schermature solari
- caldaie a biomassa
- caldaie a condensazione.
Altri interventi sono rimasti al 65%:
- coibentazione dell’involucro
- pompe di calore
- sistemi ibridi (pompa di calore + caldaia a condensazione)
- scaldacqua a pompa di calore
- caldaie a condensazione
- sistemi domotici
- pannelli solari
- micro-cogeneratori per una spesa fino a 100.000 euro.
In condominio le detrazioni salgono al 70% se si coibenta almeno il 25% della superficie disperdente e al 75% se si raggiungono i valori di qualità media dell'involucro riportati nel D.M. 25 giugno 2015 (Decreto Requisiti Minimi).
Chi non è soggetto a Irpef/Ires può cedere il bonus fiscale a chi esegue i lavori. Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sugli interventi di riqualificazione energetica.
Nelle ristrutturazioni è possibile anche applicare l’aliquota Iva ridotta al 10% sui servizi (installazione, collaudo, ecc) e sui “beni di valore significativo” contenuti nel Decreto 29 dicembre 1999, ossia infissi interni ed esterni, generatori di calore, apparecchi per climatizzazione e ventilazione.