la classificazione energetica degli edifici si basa sul consumo di energia da fonti non rinnovabili

La classe energetica di una casa ha un significato preciso definito da un apposito quadro normativo. Per stabilire in quale classe si trova la tua casa devi acquisire l'APE (attestato di prestazione energetica), che deve essere redatto da un tecnico qualificato.

Il tecnico calcolerà il valore di EPgl,nren, ossia l'indice di prestazione energetica (IPE) della tua casa per quanto riguarda i consumi da fonti non rinnovabili. Quindi, le attribuirà una classe energetica sulla base del valore assunto da questo parametro. Acquisire la classe energetica è obbligatorio in caso di vendita o locazione della casa e deve essere a disposizione dell'acquirente/affittuario prima della stipula del contratto.

Classificazione energetica degli edifici  
EPgl,nren < 3,50 classe energetica di casa: G
2,60 < EPgl,nren ≤ 3,50 classe energetica di casa: F
2,00 < EPgl,nren ≤ 2,60 classe energetica di casa: E
1,50 < EPgl,nren ≤ 2,00 classe energetica di casa: D
1,20 < EPgl,nren ≤ 1,50 classe energetica di casa: C
1,00 < EPgl,nren ≤ 1,20 classe energetica di casa: B
0,80 < EPgl,nren ≤ 1.00 classe energetica di casa: A1
0,60 < EPgl,nren ≤ 0,80 classe energetica di casa: A2
0,60 < EPgl,nren ≤ 0,40 classe energetica di casa: A3
EPgl,nren < 0,40 classe energetica di casa: A4

 

L' IPE viene calcolato considerando i consumi per

  • riscaldamento/climatizzazione
  • acqua calda sanitaria
  • illuminazione
  • ventilazione
  • ascensori.

Può essere influenzato da alcune caratteristiche dell'edificio, tra cui

  • zona climatica
  • rapporto superficie/volume
  • coibentazione.

Chiaramente passare da una classe energetica G alla F sarà più facile per una casa situata in fasce climatiche più calde (B, C) rispetto a quelle più fredde (D,E), così come sarà più facile scaldare un immobile dalla forma "compatta", con poche superfici disperdenti.

Sull'APE vengono anche indicati alcuni lavori che consentono di ridurre il valore di EPgl,nren riducendo quindi i consumi in bolletta e, in alcuni casi, permettendo all'abitazione di passare di classe. In questo approfondimento parleremo proprio di come migliorare la classe energetica della propria casa, dei costi da affrontare, dei risparmi che è possibile conseguire e delle agevolazioni statali e non di cui potresti eventualmente avvalerti.

Migliorare la classe energetica di casa: costo

La prima spesa da affrontare è l'acquisizione dell'APE, che da un costo di 100-150 €. Sull'APE troverai alcuni lavori che possono portare la tua abitazione ad una classe energetica superiore.

Gli interventi comunemente proposti per migliorare la classe energetica degli edifici residenziali sono

Di seguito trovi i costi indicativi.

Intervento Costo
coibentazione del tetto 40 €/mq
cappotto termico esterno 20 €/mq
pannelli solari da 450€/mq più l'installazione
caldaia a condensazione ibrida (con pompa di calore) da 4.000 € più l’installazione
infissi a risparmio energetico da 150 €/mq più la posa
schermature solari da 10 €/mq più la posa

Un consiglio per risparmiare

Gli interventi che abbiamo indicato possono avere costi molto diversi a seconda delle zone, anche in funzione dei prezzi della manodopera. Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea di quanto costa migliorare la classe energetica nella tua città;
  • trovare ditte disponibili a trattare sui costi della manodopera;
  • trovare offerte "chiavi in mano" per la riqualificazione energetica, comprendenti consulenza, progettazione e realizzazione degli interventi necessari a passare di classe.

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Migliorare la classe energetica di casa: quanto si risparmia?

Lo scopo della riqualificazione energetica è proprio ridurre i consumi da fonti non rinnovabili, a tutto beneficio dei costi in bolletta. Per fare un esempio di quanto si risparmia confrontiamo un immobile in classe G con un immobile di due classi superiore ossia di classe E.

  • Classe energetica G → consumi inferiori 160 kWh/mq/anno (standard case esistenti).
  • Classe energetica E → consumi inferiori a 125 kWh/mq/anno.

Il risparmio in bolletta, quindi, è di almeno il 20%. Più ti avvicini alle classi energetiche più alte, più gli interventi diventano convenienti sia in termini di consumi che di aumento del valore commerciale dell'immobile.

Passare dalla classe G alla A, ad esempio, comporta un aumento del valore commerciale dell'immobile del 15% e una riduzione dei consumi dell'85%. Un vantaggio destinato ad aumentare nel tempo, in proporzione all'aumento dei costi delle fonti non rinnovabili.

Migliorare la classe energetica di casa: agevolazioni statali e non

Dal punto di vista delle agevolazioni per la ristrutturazione chi esegue lavori di riqualificazione energetica ha diritto al rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta per

  • infissi a risparmio energetico;
  • schermature solari;
  • caldaie a condensazione di classe A;
  • caldaie a biomassa.

E' incentivato anche qualsiasi intervento volto a ridurre i consumi energetici purchè consenta di rientrare nei parametri di legge.

La quota di rimborso sale al 65% per

  • caldaia a condensazione di classe A con sistemi di termoregolazione evoluta
  • scaldabagno a pompa di calore
  • coibentazione dell'involucro
  • pannelli solari.

E' possibile portare in detrazione anche le spese di acquisizione delle certificazioni obbligatorie (es. l'APE) e i costi burocratici (es. permessi e pratiche edilizie).

Per quanto riguarda le agevolazioni non statali, è possibile avvalersi delle agevolazioni del Conto Termico per

  • sistemi di riscaldamento ibridi
  • pompe di calore
  • caldaie a biomassa
  • solare termico.

Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sul Conto Termico 2.0.

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