Controsoffitto in legno, metodi di installazione e normative
Alcuni edifici, magari datati o costruiti senza tenere conto di particolari criteri abitativi, si possono ritrovare un soffitto troppo alto, il quale, oltre a non essere gradevole all'occhio, dà noie a livello igienico, di isolamento termoacustico e d'illuminazione.
Nel caso in cui si possieda un immobile con questi problemi, il miglior modo per risolverlo è affidarsi a una controsoffittatura in legno, oppure in polistirolo, che comporta tutta una serie di benefici secondari.
Controsoffitti in legno: perché costruirlo?
La controsoffittatura in legno è una soluzione architettonica che consiste nel costruire una struttura sospesa secondaria, abbassando così l'altezza del locale rispetto al pavimento.
In primo luogo ha un impatto visivo importante, in quanto se il soffitto di un locale è particolarmente alto, la visione degli spazi sembrerà appiattita e spiccherà la percezione della profondità, dando l'impressione di un ambiente impersonale, freddo e non accogliente.
Inoltre, la realizzazione di un controsoffitto permette di agire direttamente sull'illuminazione della stanza grazie al posizionamento di luci a LED o faretti, con i quali ci si può sbizzarrire per creare effetti ottici o giochi di luce. Nel caso di un unico, ampio ambiente in cui vengono espletate funzioni abitative diverse, per esempio zona studio e zona notte di una camera singola, saper dosare le luci in maniera intelligente può essere una valida alternativa per separare gli spazi in base alla funzionalità senza farlo fisicamente con cartongesso o muratura.
Un soffitto alto può dare problemi d'illuminazione, specialmente intorno agli angoli della stanza, che un controsoffitto legno con relative fonti luminose risolve. Inoltre, le case più vecchie tendono a presentare elementi come travi a vista, non eccelse a livello estetico e potenzialmente in grado di perdere trucioli per via delle tarme o di colare acqua. Un controsoffitto può aiutare sia a nasconderle alla vista, sia a limitare i danni e mantenere l'ambiente abitabile nell'intervallo di tempo prima di effettuare le dovute riparazioni.
Oltretutto, l'intercapedine generata dall'applicazione della controsoffittatura legno funge da rinforzo all'isolamento termico e acustico dell'edificio, sebbene con meno efficacia rispetto al polistirolo. Tuttavia, è sufficiente trattare l'essenza lignea con materiali quali poliuretano o lana di roccia, che non ne alterano l'estetica, per potenziare l'effetto isolante del controsoffitto fino al livello della sua controparte sintetica.
Altezze e controsoffitti: la normativa vigente
Il più grande ostacolo alla realizzazione delle controsoffittature in legno sta nei requisiti di legge vigenti. Infatti, secondo l'ordinamento italiano non vi erano criteri particolari nella progettazione degli edifici fino alla legge del luglio 1975, la quale introdusse tra gli altri l'altezza minima delle stanze a uso abitativo, in modo da costruire ambienti più salubri e strutturalmente sicuri.
Tutti gli edifici a uso abitativo costruiti a partire da quel momento devono avere soffitti alti almeno 2.70 metri, con l'eccezione dei disimpegni e dei bagni, per cui il limite minimo è 2.40 metri. Vi è poi il caso particolare delle abitazioni sopra i 1000 metri rispetto al livello del mare, la cui altezza può essere ridotta a 2.55 metri per via delle diverse condizioni climatiche. Il requisito vale anche per sottotetti e mansarde, sebbene si calcoli l'altezza media nel caso comunissimo di piano inclinato.
Non vi sono requisiti di altezza massima per ottenere l'agibilità, anche se, per le ragioni tecniche, igieniche ed estetiche esposte in precedenza, quella ideale si attesta tra i 2.70 e i 3.10 metri.
Controsoffitti legno: composizione e realizzazione
Un controsoffitto è costituito da due parti fondamentali, chiamate in gergo tecnico struttura di sostegno ed elementi di tamponamento. Il soffitto principale funge da base a cui viene ancorata la prima, che rimarrà sospesa e fungerà da appoggio per la posa dei pannelli.
La struttura di sostegno è realizzabile in un'ampia gamma di materiali, dalle travi di legno ai profilati in alluminio o altri metalli dalle caratteristiche simili, che siano in grado di combinare leggerezza e una resistenza tale da sostenere i pannelli. Questi ultimi, chiamati elementi di tamponamento nel gergo edilizio, sono la parte in vista della struttura, che una volta posati copriranno sia il soffitto vero e proprio sia la struttura portante.
I materiali in cui vengono utilizzati sono principalmente due: il cartongesso e il legno. A livello estetico, il primo risulta più versatile perché si può dipingere in diversi colori ed effetti, mentre il legno costringe a mantenerne forma e finiture originali, le quali tuttavia sono già suggestive ed eleganti di per sé, e donano all'ambiente un senso unico di calore e accoglienza.
Controsoffitti in legno prezzi
Trattandosi di una struttura complessa e che richiede una certa mole di lavoro, la fascia di spesa per realizzare un controsoffitto in legno può variare notevolmente sulla base di parecchi fattori.
Il più importante di essi è ovviamente il tipo di legno utilizzato e il suo valore di mercato, basato sul pregio, sulla durevolezza e sulla reperibilità. Per esempio, un pannello in legno prezioso come quello di noce può costare fino a 100 euro al metro quadro, mentre uno in acero è compreso tra 50 e 70 euro al metro quadro.
Segue a ruota la forma dei pannelli, che vengono generalmente venduti in formati standard, ma possono subire tagli personalizzati grazie alla duttilità del materiale. Tuttavia, le forme non canoniche prevedono per forza di cose un costo maggiore.
Anche la struttura di sostegno non ha un costo fisso in termini di manodopera, in quanto la difficoltà della sua installazione dipende dal tipo di soffitto a cui deve essere agganciata, alla presenza o meno di elementi di disturbo come le travi a vista e non solo.
Il montaggio di una struttura di sostegno, ma anche la posa dei pannelli, è un lavoro delicato dove risulta facile commettere degli errori se non si è esperti, dunque è fortemente consigliato evitare il fai da te e affidarsi a professionisti qualificati, utilizzando una piattaforma come questo sito per richiedere più preventivi e confrontarli alla ricerca della ditta più conforme alle proprie esigenze.
Prima di procedere, può essere una buona idea dare un'occhiata alla tabella riassuntiva seguente, che riporta in maniera indicativa il costo delle varie operazioni, sia obbligatorie sia opzionali, relative all'installazione di un controsoffitto in legno:
Operazione o materiale | Prezzo medio |
Pannelli in legno lamellare |
Da 20 a 100 euro al mq (a seconda dell'essenza) |
Travi lamellari o finto legno per struttura |
Da 9 a 12 euro al mq |
Travi in legno massello per struttura |
Da 16 a 20 euro al mq |
Insonorizzazione |
Da 5 a 10 euro al mq |
Sbiancatura o colorazione |
Da 10 a 20 euro al mq |
Bordo in legno |
Da 8 a 12 euro al mq |
Manodopera per ancoraggio e posa |
Da 20 a 30 euro al mq |