Operai al lavoro nel rifacimento di una facciata

Il rifacimento della facciata di un edificio consiste in diversi interventi.

I più comuni sono

  • Realizzazione del ponteggio.
  • Ripristino frontalini dei balconi e delle copertine (i piccoli elementi di copertura dei balconi che impediscono all'acqua di gocciolare sui frontalini e di macchiarli).
  • Sostituzione del lastrico solare dei balconi e della guaina impermeabilizzante sottostante.
  • Verifica dell'integrità dei sottobalconi e bonifica di eventuali parti in calcestruzzo deteriorate. Rifacimento intonaco e gocciolatoi. Tinteggiatura dei sottobalconi.
  • Verifica dell'integrità dell'intonaco della facciata, eventuale rimozione e ripristino del sottofondo. Applicazione di un primer e tinteggiatura della facciata con apposita pittura per esterni.
  • Pulitura e verniciatura delle ringhiere.

La periodicità con cui questi interventi vanno eseguiti dipende da tanti fattori (clima, qualità dei materiali usati, etc.). In linea di massima, però, andrebbero eseguiti ogni 10-15 anni. I tempi di esecuzione dei lavori vanno da 10 a 20 giorni.

 

Costo ponteggio e rifacimento facciata

Il costo al mq del rifacimento della facciata esterna può andare da 60 a 250 euro. E’ possibile ammortizzare parzialmente i costi ripartendo i lavori in più interventi successivi, ma questo significa anche dover affrontare più volte i costi di montaggio e smontaggio del ponteggio.

Di seguito trovi i diversi interventi di rifacimento della facciata col prezzo al mq.

  • allestimento ponteggio - 15 euro/mq;
  • demolizione e smaltimento a discarica parti deteriorate - da 5 a 18 euro/mq;
  • guaine impermeabilizzanti - 20 euro/mq;
  • pavimento balconi in gres porcellanato per esterni - 60 euro/mq (compresa la posa in opera);
  • bonifica sottobalconi - 200 euro/mq;
  • rasatura, primer e tinteggiatura facciata - 13 euro/mq;
  • verniciatura ringhiere - 9 euro/metro lineare

Rifacimento facciata: verificare i prezzi

Il modo più semplice per verificare se i prezzi che ti vengono proposti sono in linea con quelli di applicati di solito nella tua zona è confrontare due o tre offerte.

Confrontare più preventivi ti permette di

  • capire quali sono i prezzi medi per il rifacimento della facciata nella tua città;
  • trovare ditte edili disponibili a trattare sul prezzo della manodopera.

Ricordati di chiedere un sopralluogo gratuito: alcune imprese praticano sconti anche del 20% dopo aver constatato che il lavoro non presenta particolari difficoltà.

Raccogliere i preventivi senza stress

Hai tanti impegni e non hai tempo per confrontare le offerte? Se vuoi, puoi richiedere preventivi a imprese edili vicine a dove vivi tramite il nostro portale.

Basta compilare una breve richiesta e in poche ore riceverai tre preventivi completi di prezzi da tre ditte specializzate della tua zona.

I preventivi che riceverai tramite il nostro portale sono gratuiti e non impegnativi. Se nessuno di essi ti soddisfa, non devi fare altro che rimetterti in cerca della soluzione più adatta a te!

 

Rifacimento facciata: manutenzione ordinaria o straordinaria?

Per gli interventi di rifacimento della facciata esterna è prevista una detrazione al 50% sull'Irpef. Il rimborso è previsto

Per capire la differenza è sufficiente tenere presente che qualsiasi intervento che comporta la modifica della volumetria e dei prospetti dell'edificio e quindi la modifica di quanto già esistente è considerato manutenzione straordinaria.

In ogni caso, basta un piccolo intervento di rifacimento dell'intonaco della facciata, con l'utilizzo ad esempio di un intonaco antiumidità, o la modifica del colore delle facciate esterne per avere automaticamente diritto allo sgravio fiscale.

Rifacimento facciata esterna di una casa storica

Per gli edifici sottoposti a vincolo ambientale o le residenze storiche, prima di procedere all'esecuzione dei lavori è necessario chiedere il Nulla Osta della Soprintendenza per i Beni Culturali. Non è più necessario attendere il consenso della Soprintendenza per iniziare i lavori: se questa non risponde entro 90 giorni si può procedere con i lavori.

L'avvio della procedura, però, è ugualmente necessaria perché in caso contrario si rischia di non ottenere i benefici fiscali.

La stessa cosa vale, ad esempio, per l’autocertificazione di posa in opera a regola d’arte di opere in calcestruzzo o finiture murali: è sempre necessaria se si vuole ottenere il rimborso dell’Irpef, dato che bisogna dimostrare di aver eseguito tutti i lavori a norma di legge.



Rifacimento facciata esterna: ora è edilizia libera

Quali comunicazioni è necessario effettuare prima di cominciare i lavori sulla facciata? Dipende dal tipo di intervento.

Se c'è alterazione delle caratteristiche preesistenti o la realizzazione di nuove opere architettoniche (ad esempio creazione di nuovi balconi o modifica delle caratteristiche di quelli esistenti) bisogna fare la SCIA o chiedere il Permesso di Costruire.

Le opere di manutenzione ordinaria si configurano come edilizia libera e non è richiesto alcun permesso. Dalla fine del 2016, per il rifacimento della facciata la Dia (Dichiarazione Inizio Attività) non è più necessaria.

Rifacimento facciata esterna: permessi

Se per rifare la facciata bisogna allestire un ponteggio - opera provvisoria da rimuovere entro 90 giorni - è necessario effettuare la CIL (Comunicazione inizio lavori) presso l'Ufficio edilizia privata del tuo Comune.

In alcuni Comuni la comunicazione inizio lavori va asseverata da un Tecnico abilitato. La buona notizia è che i costi di asseverazione (circa 250 euro) sono detraibili.

In molti Comuni, la CIL è necessaria anche se l’immobile da tinteggiare si trova nel centro storico.

Se il ponteggio si trova sulla pubblica via, bisognerà anche pagare la tassa comunale di occupazione del suolo pubblico, il cui ammontare varia da Comune a Comune.

Rifacimento facciata e aliquota IVA

Per tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che riguardano private abitazioni (con una porzione destinata ad uso commerciale inferiore al 50%) è prevista l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 10% sulla manodopera e sulla differenza tra valore dell’intervento e beni significativi.

I beni significativi sono particolari beni (di cui quasi tutte le ditte hanno un elenco) che vengono acquistati dalla ditta per tuo conto nell’ambito di un contratto di appalto. Per quanto riguarda le ristrutturazioni si tratta soprattutto di infissi, di alcuni tipi di tubazioni e di raccordi e di elementi architettonici come le scale a chiocciola.

Non sono considerati beni significativi le idropitture, i rivestimenti e i materiali edili o per la coibentazione.

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