l'impianto elettrico civile di un'abitazione deve avere un numero minimo di punti presa

Gli impianti elettrici possono essere di tre tipologie

  • ad uso civile, destinato a private abitazioni, uffici, scuole, comunità e ospedali; si tratta di impianti a bassa tensione, con una tensione nominale fino a 1000 V se a corrente alternata, fino a 1500 V se a corrente continua;
  • ad uso commerciale, destinato a negozi e pubblici esercizi;
  • ad uso industriale, destinato alle attività produttive.

I requisiti di un impianto elettrico ad uso civile sono contenuti in uno specifico set di norme.

CEI 64-8, divide gli impianti elettrici residenziali in 3 livelli prestazionali, definendo i requisiti di sicurezza minimi che un impianto deve avere per essere a norma.

Dlgs 81/2008, stabilisce dei regimi di controllo sugli impianti elettrici, finalizzati al mantenimento della salute e della sicurezza sul lavoro.

DM 37/08, modifica le precedenti disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.

CEI-UNEL 35024/1, CEI-UNEL 35026, CEI-UNEL 35023, CEI 11-25 e altre norme tecniche, specificano le caratteristiche dei cavi da usare, la disposizione e il calcolo delle correnti di corto circuito.

Un impianto elettrico, per essere a norma, dovrà essere realizzato da un'impresa abilitata tra quelle indicate nell'art. 3 del DM 37/08, la quale dovrà rilasciare al committente un Certificato di Conformità.

In questo articolo parleremo di quanto costa un impianto elettrico civile, inclusa la progettazione e i permessi, con un piccolo approfondimento sulle detrazioni fiscali 2018 per questo tipo di lavori.

Impianti elettrici civili: prezzi

La norma CEI 64-8 individua tre livelli prestazionali per gli impianti elettrici civili che corrispondono, ovviamente, a prezzi differenti. Anche il numero di punti luce e la metratura dell’abitazione concorrono a determinare il costo finale dell’impianto.

Livello 1. Corrisponde all’impianto a norma più semplice che si possa realizzare, con il numero minimo di circuiti, punti luce e punti presa. Il numero di punti luce varia a seconda delle stanze (bagno, camera da letto, ...) e della metratura dell’abitazione. Il quadro elettrico deve essere dotato di uno o più salvavita. Deve avere interruttori dedicati per boiler, lavatrice, climatizzatore e locali esterni.

Livello 2. Stabilisce la dotazione standard dell'impianto elettrico di una civile abitazione, comprendente tutti i requisiti del livello 1 con un numero maggiore di punti luce, punti presa anche per allarme e videocitofono, un quadro elettrico con dispositivo per la gestione dei carichi.

Livello 3. Deve essere compatibile con i sistemi domotici più diffusi (dalle tapparelle wifi alla filodiffusione, dai rilevatori di gas alle valvole termostatiche) ed essere dotato di un quadro elettrico con SPD (dispositivo di protezione dalle sovratensioni).

Tipo di impianto Idea di Prezzo
Impianto elettrico base (50 mq) da 3.000 €
Impianto elettrico standard (100 mq) da 5.000 €
Impianto elettrico domotico (100 mq) da 6.000 €

 

Il costo di adeguamento di un impianto elettrico esistente è di circa 7 euro al metro lineare, più il costo dei punti luce.

Scopri il prezzo del tuo impianto

La realizzazione di impianti elettrici civili ha costi variabili in base ai prezzi della manodopera nelle diverse zone. Per capire quanto potrebbe costare il tuo impianto ti consigliamo di confrontare più preventivi.

Confrontare anche solo due o tre offerte ti permette di

  • farti un'idea dei prezzi degli impianti elettrici civili nella tua città;
  • trovare elettricisti disponibili a trattare sui costi di posa;
  • scegliere tra diversi progetti sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.

Preventivi per l'impianto elettrico... anche se hai poco tempo

Hai tanti impegni e poco tempo per confrontare le offerte?

Se vuoi, puoi richiedere preventivi a professionisti della tua città tramite il nostro portale. Basta compilare una breve richiesta e in poche ore riceverai tre preventivi per il tuo impianto elettrico da tre ditte specializzate della tua zona.

I preventivi che riceverai tramite il nostro sito sono gratuiti e non impegnativi: se nessuno di essi ti interessa, non devi fare altro che rimetterti in cerca della soluzione migliore per te!

Impianti elettrici civili: progettazione e permessi

Gli impianti realizzati dopo l'entrata in vigore del DM 37/08 sono soggetti all'obbligo di progetto.

Il progetto di un impianto elettrico può essere firmato da un tecnico della stessa impresa installatrice. In alcuni casi specifici, invece, dovrà essere redatto da un tecnico iscritto all'albo professionale:

  • utenza condominiale con potenza impegnata maggiore di 6 kW contrattuali;
  • unità abitative di superficie maggiore di 400 mq o con potenza impegnata superiore a 6 kW.

Per quanto riguarda i permessi, nel momento in cui si realizza un impianto elettrico andrà presentata una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata). La relazione tecnica di asseverazione può essere realizzata dallo stesso tecnico che si è occupato della progettazione.

Nel caso della messa a norma di un impianto elettrico esistente non è necessario presentare la CILA ma, per ottenere le detrazioni fiscali per la ristrutturazione, occorrerà comunque acquisire il certificato di conformità.

Impianti elettrici civili e detrazioni fiscali

Con l'ultima Legge Finanziaria le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione sono state prorogate fino al 31 dicembre 2018. E' possibile ottenere il rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta per

  • riparazione di impianti insicuri realizzati su immobili (es. riparazione di una presa malfunzionante);
  • rifacimento integrale dell'impianto elettrico;
  • messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 (impianti elettrici);
  • spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse agli interventi già citati.

Per ottenere la detrazione è necessario pagare gli interventi con bonifico parlante, contenente la seguente causale:

Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista

dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986.

Pagamento fattura n. ...

del ...

a favore di ...

partita Iva ...

beneficiario della detrazione ...

codice fiscale…

E’ inoltre necessario conservare le fatture relative all’intervento, le ricevute che attestano l’avvenuto pagamento e tutta la documentazione richiesta per effettuare i lavori stando alle normative nazionali e locali (permessi, certificato di conformità, ecc).

Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione della casa.

Media calcolata su 1 voto
Questa pagina ti è stata utile?
Se hai voglia dacci un voto cliccando su una delle stelle 5 stelle qui sopra.
Per noi è importante capire se hai apprezzato questo articolo.

f Condividi su Facebook


Attendere..
X
Richiedi un Preventivo con
TiRichiamo.it