impianto di raffrescamento a pavimento

Il raffrescamento a pavimento è un'alternativa comoda, silenziosa e invisibile ai classici condizionatori. Ma come funziona?

Nel massetto sotto il pavimento vengono inseriti dei pannelli radianti percorsi da serpentine contenenti acqua a 15-18°C di temperatura. Per raffrescare l'acqua si può usare una pompa di calore con chiller o un gruppo refrigerante abbinato al generatore di calore esistente. La regolazione può avvenire tramite termostato a parete o wireless. Di solito viene installato un termostato in ogni stanza collegato ad uno specifico circuito, più un termostato centralizzato.

Riscaldamento e raffrescamento a pavimento possono essere combinati, ottenendo un comfort ottimale tutto l'anno. Non è invece consigliabile utilizzare per il raffrescamento gli impianti a pavimento nati per il riscaldamento estivo, per non incorrere nella formazione di umidità e condensa.

Gli impianti per raffrescamento a pavimento o per raffrescamento-riscaldamento sono maggiormente isolati e sono abbinati ad un sistema di deumidificazione dell'aria attivato direttamente dal sistema di regolazione.

In questo articolo parleremo dei costi del raffrescamento a pavimento. Inoltre, approfondiremo i le caratteristiche e i vantaggi di questo tipo di impianti rispetto ad altre soluzioni e le detrazioni fiscali per la loro installazione.

Raffrescamento a pavimento: prezzi

Gli impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento hanno prezzi più alti rispetto al solo riscaldamento a pavimento.

Se dal punto di vista dell'impianto in sé riscaldamento e raffrescamento a pavimento hanno costi equiparabili, per quest’ultimo servono dei componenti aggiuntivi, come i sistemi di raffrescamento dell'acqua e di deumidificazione dell'aria.

Solitamente è necessario installare uno o più gruppi frigo (chiller), ad un costo che va da 2.500 euro in su. I deumidificatori per sistemi radianti, invece, partono da 1.000 euro in su.

Raffrescamento a pavimento: costi di posa

Oltre al costo dell'impianto bisogna considerare alcune spese aggiuntive, tra cui

  • demolizione di massetto e pavimento - 10 €/mq
  • posa in opera dell'impianto - 15 €/mq
  • nuova pavimentazione (materiale e posa) - variabile 20 €/mq in su.

Ecco una tabella di riepilogo dei costi da sostenere.

Voci di spesa per raffrescamento a pavimento  Costo
impianto di riscaldamento e raffrescamento a pavimento da 40 €/mq
chiller da 2.500 €
gruppo di deumidificazione dell'aria da 1.000 €
demolizione massetto e pavimento 10 €/mq
posa in opera impianto da 15 €/mq
nuova pavimentazione da 20 €/mq

 

Il costo complessivo dei materiali sarà di 55-70 euro/mq, mentre costo dell'impianto finito sarà di 100-150 euro/mq, variabile in base al tipo di impianto e al passo di posa, ossia della distanza tra i tubi.

Un consiglio per risparmiare

I prezzi che abbiamo indicato sono orientativi e variano a seconda delle zone, anche in funzione dei prezzi della manodopera. Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • capire quanto costa un impianto per il raffrescamento a pavimento nella tua città;
  • trovare installatori disponibili a trattare sui costi di posa;
  • confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.

Preventivi per l'impianto di raffrescamento a pavimento... senza stress

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Raffrescamento a pavimento o sistemi tradizionali?

Meglio il raffrescamento a pavimento o i sistemi di raffrescamento tradizionali (es. condizionatori split, ventilazione meccanica controllata)?

Il raffrescamento a pavimento aiuta a ridurre i consumi e non ha controindicazioni, a parte essere incompatibile con solai molto sottili e alcuni tipi di pavimentazione. A volte suscita opinioni contrastanti (basta visitare qualche forum per capirlo) per via di due problematiche

  • pavimento freddo al tatto
  • condensa.

Il pavimento freddo al tatto è l'inevitabile conseguenza del funzionamento dell'impianto e può essere o meno un problema a seconda delle preferenze personali. Il problema della condensa è risolvibilissimo con un impianto ben fatto e un deumidificatore specifico per questo genere di impianti.

I condizionatori offrono un raffrescamento "a zone", molto meno uniforme e salubre, ma sono anche più facili ed economici da installare. Gli impianti a pavimento mantengono una temperatura uniforme e stabile, generando un buon comfort interno anche a temperature di esercizio più alte.

Per quanto riguarda le differenze tra raffrescamento a pavimento e a soffitto (vmc), entrambi sono decisamente più costosi dei condizionatori se utilizzati solo per il raffrescamento, mentre offrono un vantaggio in termini di consumi se utilizzati sia per riscaldamento che raffrescamento.

La ventilazione meccanica può essere abbinata anche a funzioni di purificazione dell'aria e non comporta le spese di demolizione e rifacimento del massetto necessarie per gli impianti a pavimento. In compenso gli impianti a pavimento risultano molto più efficienti negli ambienti molto frequentati, perchè hanno una maggiore inerzia termica. In altre parole, si raffreddano lentamente, ma mantengono la temperatura a lungo.

Raffrescamento a pavimento e detrazioni fiscali

Fino al 31 dicembre 2018, chi ristruttura l'abitazione ha diritto al rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 96.000 euro, da suddividere in 10 quote di pari importo a partire dall'anno in cui si eseguono i lavori.

Tra gli interventi che è possibile portare in detrazione ci sono

  • sostituzione dell'impianto di riscaldamento autonomo interno (purchè conforme al DM 73/2008) con o senza opere edilizie;
  • riparazioni dell'impianto di riscaldamento con ammodernamenti o innovazioni.
  • sostituzione di caloriferi e condizionatori con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi.

Per detrarre le spese è necessario che queste siano state pagate con bonifico parlante, contenente in causale la dicitura:

"Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista

dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Pagamento fattura n. ... del ... a favore di ...

partita Iva ... Beneficiario della detrazione ... codice fiscale ..."

Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione.

Per ottenere l'ecobonus per il risparmio energetico, invece, è necessario trasmettere all'ENEA la scheda descrittiva dell'intervento, seguendo le istruzioni sul sito web http://finanziaria2018.enea.it. Nel caso di interventi su parti condominiali la scheda deve essere compilata e controfirmata da un tecnico abilitato.

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