i contabilizzatori di calore sono obbligatori per legge solo in alcuni condomini

Cos'è un ripartitore di calore e come funziona?

I ripartitori o contabilizzatori di calore servono a rilevare il consumo di radiatori, termoconvettori o ventilconvettori negliimpianti centralizzati. Consentono una più equa ripartizione delle spese di riscaldamento e aiutano a contenere gli sprechi energetici, a tutto beneficio della bolletta e dell'ambiente.

Il ripartitore di calore in sé ha un funzionamento in apparenza molto semplice: rileva la temperatura del corpo scaldante per contatto e trasmette i dati ad un concentratore, da cui è possibile scaricarli in un secondo momento.

In realtà si tratta di apparecchi che tengono conto della tipologia di corpo scaldante, delle condizioni di funzionamento e di tanti altri parametri di calcolo che richiedono una costante verifica. L'alimentazione avviene tramite una batteria al litio con durata di circa 10 anni.

Come si fa a leggere i dati raccolti dai ripartitori di calore? Alcuni hanno un monitor per la lettura diretta, che consente di eseguire delle autoletture. Altri invece trasmettono via radio ad un concentratore posto nel vano scala del condominio, da cui è possibile scaricare direttamente i dati o trasmetterli periodicamente via WiFi.

I contabilizzatori di calore ad onde radio possono avere un funzionamento mono o bidirezionale. In quest'ultimo caso sarà possibile sia scaricare i dati che regolare i parametri di calcolo a distanza.

Contabilizzatori di calore: prezzi

Tipologia Prezzo indicativo
ripartitore di calore a lettura diretta da 50 €
ripartitore di calore radio monodirezionale da 70 €
ripartitore di calore radio bidirezionale 80 €
ripartitore di calore con sensore remoto 90 €
kit per valvole termostatiche 35-40 € l'una

 

Il costo varia a seconda delle caratteristiche del contabilizzatore. Costano di più i ripartitori di calore con sensore remoto che passano da un sensore all'altro riducendo il rischio di mancata trasmissione.

I ripartitori di calore sono utili anche con impianti di riscaldamento autonomo: se abbinati a impianti domotici per il controllo automatico delle funzioni dell’abitazione consentono di risparmiare sulla bolletta e ridurre gli sprechi energetici.

Sono spesso abbinati a valvole termostatiche, che consentono di decidere quali ambienti scaldare e che temperatura mantenere.

Contabilizzatori di calore: costi di posa

L'installazione di un singolo ripartitore di calore costa 50-100 €. I prezzi possono variare notevolmente da località a località, anche in funzione dei costi della manodopera. Per questo motivo, prima di accettare un preventivo, ti consigliamo di confrontare più offerte.

Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea di quanto costa installare i contabilizzatori di calore nella tua città;
  • trovare installatori disponibili a trattare sui costi di posa;
  • confrontare più modelli sulla base dell'esperienza di professionisti del settore e trovare offerte "tutto compreso" (es. contabilizzatori + termovalvole + installazione).

Preventivi per i contabilizzatori di calore... anche se hai poco tempo

Hai tanti impegni e poco tempo per confrontare le offerte?

Se vuoi, puoi richiedere preventivi a ditte specializzate della tua zona tramite il nostro portale. Basta compilare una breve richiesta e in poche ore riceverai tre preventivi per i tuoi ripartitori di calore da tre professionisti vicini a dove vivi.

I preventivi che riceverai tramite il nostro sito sono gratuiti e non impegnativi. Se nessuno di essi fa al tuo caso, non devi fare altro che rimetterti alla ricerca dell'offerta migliore per te!

Contabilizzatori di calore: quando sono obbligatori?

Alcuni condomini hanno l'obbligo di dotarsi di dispositivi di contabilizzazione individuale del calore. Tale obbligo è contenuto nel D.lgs. 102/2014, poi modificato dal D.Lgs. n. 141/2016 che specifica che è obbligatorio da parte del proprietario, installare dei contatori che rilevino i consumi di energia per riscaldamento, condizionamento estivo e produzione di acqua calda.

I contabilizzatori di calore sono obbligatori per legge nei condomini con impianti

  • a distribuzione verticale (a montanti) costruiti fino agli anni '80;
  • a distribuzione orizzontale (ad anello), costruiti dagli anni '90 in poi.

La contabilizzazione può essere diretta, con un unico contabilizzatore all'ingresso dell'impianto nella singola unità immobiliare, oppure indiretta, con un contabilizzatore per ciascun corpo scaldante. La sanzione pecuniaria in caso di inadempienza va da 500 a 2.500 € a unità immobiliare.

Contabilizzatori di calore: ripartizione delle spese

La norma Uni 10200 prescrive che la contabilizzazione riguardi

  • per un 30% i consumi involontari dovuti alla dispersione termica, alle differenze nell'irraggiamento solare, alla presenza di tende e oggetti sui radiatori e altre variabili individuali (quota fissa, stabilita in base ai millesimi);
  • per un 70% i consumi volontari (quota di consumo).

Non sono obbligati all'installazione dei contabilizzatori di calore i condomini che riescano a dimostrare che l'installazione:

  • non è tecnicamente possibile;
  • costa più di quanto consente di risparmiare in termini energetici.

Contabilizzatori di calore: detrazioni fiscali

L'installazione di ripartitori di calore rientra nelle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione in quanto intervento finalizzato al risparmio energetico e da diritto al rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta.

Per ottenere le detrazioni è necessario pagare con bonifico bancario o postale contenente:

  • causale del versamento con riferimento normativo (articolo 16-bis del Dpr
  • 917/1986);
  • codice fiscale del condominio o dell’amministratore del condominio beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Sarà poi l’amministratore a calcolare la quota detraibile in base ai millesimi.

Ecobonus

Lo stesso intervento può dare diritto all'ecobonus con rimborso Irpef del 65% della spesa sostenuta, ma solo se realizzato in concomitanza con l'installazione di

  • caldaie a condensazione di classe A+ con sistema di termoregolazione evoluto;
  • generatori di aria calda a condensazione
  • pompe di calore e scaldacqua a pompa di calore
  • generatori ibridi
  • sistemi domotici
  • microcogeneratori.

Le modalità con cui richiedere la detrazione con Ecobonus sono leggermente diverse, perché bisogna effettuare una comunicazione obbligatoria ad Enea (Agenzia Nazionale Efficienza Energetica). Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulla riqualificazione energetica.

Iva al 10%

Oltre ai rimborsi Irpef è possibile applicare l’aliquota Iva al 10% sull’installazione e sugli altri servizi connessi alla posa dei ripartitori di calore.

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