un impianto riscaldamento a parete contribuisce anche al risparmio energetico

Il riscaldamento a parete è una delle tante alternative al riscaldamento a convezione, ossia ai tradizionali radiatori. Il suo funzionamento può essere

  • elettrico
  • ad acqua.

I sistemi radianti elettrici sono realizzati con delle resistenze collocate nelle pareti e collegate ad un termostato, che mantiene la temperatura costante ai livelli desiderati.

Stesso principio per gli impianti radianti ad acqua, che funzionano tramite delle tubazioni inserite nella parete, in cui scorre acqua calda o fredda a seconda della stagione. L'acqua può essere scaldata tramite una comune caldaia a gas, una caldaia pompa di calore o dei pannelli solari.

In questo articolo ci occuperemo delle caratteristiche e dei prezzi di entrambe queste tipologie di riscaldamento a parete. Inoltre, parleremo dei vantaggi e degli svantaggi rispetto ad un riscaldamento tradizionale e delle novità 2018 per le agevolazioni fiscali per questo genere di interventi.

Riscaldamento a parete: costi

Un impianto per riscaldamento a parete viene realizzato utilizzando dei moduli preassemblati, che possono essere di due tipologie:

  • nudi, per la posa sotto l'intonaco;
  • con rivestimento in cartongesso, per la posa sopra l'intonaco.

I pannelli per riscaldamento a parete in cartongesso comportano un maggiore aumento dello spessore delle pareti, circa 5 cm contro 1,5-2 cm dei pannelli per riscaldamento a parete da sottointonaco, ma sono più facili da installare, manutenere e rimuovere. Lo spessore dipende anche dal diametro dei tubi, che normalmente nel riscaldamento a parete è di 17 mm.

Bisogna fare attenzione a non confondere i pannelli per un impianto di riscaldamento a parete con i pannelli radianti ad infrarossi. Questi ultimi vanno fissati direttamente alla parete e possono aiutare a ridurre i consumi (specie se collocati nelle zone più frequentate dell'abitazione), ma non generano calore sufficiente per sostituire l'impianto di riscaldamento domestico.

ll costo di un riscaldamento a parete radiante alimentato ad acqua è di 40-50 euro/mq. Un riscaldamento elettrico a parete può avere prezzi leggermente inferiori, arrivando anche a 30 euro/mq. Per fare un calcolo approssimativo, realizzare un riscaldamento a parete elettrico per un'abitazione di circa 120 mq costa circa 7 mila euro, un po' di più rispetto ai 5 mila euro necessari per un impianto di riscaldamento tradizionale.

Un consiglio per risparmiare

I prezzi che abbiamo indicato sono orientativi, dal momento che la manodopera incide sul costo finale di un impianto di riscaldamento a parete per circa il 30% e i prezzi della manodopera variano da località a località.

Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero in linea con i prezzi di mercato nella tua zona ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea dei costi del riscaldamento a parete nella tua città;
  • trovare professionisti disponibili a trattare sui costi di posa;
  • risparmiare anche sui pannelli radianti - alcune ditte specializzate godono di sconti presso i rivenditori di materiale termoidraulico.

Preventivi per il riscaldamento a parete comodi e veloci

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Riscaldamento a parete: pro e contro

Quali sono i vantaggi di un riscaldamento a parete?

Maggiore superficie radiante. Il calore si irradia da tutta la parete, ottenendo una temperatura uniforme e gradevole in tutta la stanza. Rispetto al riscaldamento a pavimento non aggrava i problemi di circolazione.

Risparmio energetico. La maggiore superficie radiante consente di mantenere una temperatura di esercizio più bassa (circa 35°), con un effetto positivo sui consumi specialmente nel lungo periodo.

Meno umidità. Non essendoci "isole di calore", non si formano nemmeno quegli sbalzi termici che spesso sono alla base della formazione di condensa e muffa.

Meno polvere. I termosifoni sollevano la polvere verso l'alto per effetto della termoconvezione, il che può essere nocivo se si soffre di allergie. Questo con il riscaldamento a parete non succede.

Un vantaggio ulteriore del riscaldamento a pavimento è, a seconda delle opinioni personali, proprio l'assenza di radiatori, per alcuni esteticamente poco gradevoli.

E gli svantaggi?

Pareti più spesse. Lo spessore delle pareti aumenta e, quindi, diminuiscono i cm calpestabili.

Limiti strutturali dell'edificio. Un impianto di riscaldamento a parete deve essere sempre accompagnato da interventi di miglioramento dell'isolamento termico delle pareti esterne, es. un cappotto termico esterno, altrimenti si rischia di compromettere il risparmio ottenuto.

Un altro limite è costituito dal rapporto tra dimensione delle pareti e dimensione della stanza. Il riscaldamento a parete funziona meglio in stanze piccole.

Costi più elevati. Abbiamo già visto che questo genere di impianti richiede un investimento mediamente più elevato rispetto ad un riscaldamento tradizionale, ma è possibile rientrare della spesa aggiuntiva in pochi anni.

Riscaldamento a parete e agevolazioni fiscali

Dal 1 gennaio 2018 il rimborso Irpef per la sostituzione dell'impianto di riscaldamento esistente con un impianto di riscaldamento a parete è passato dal 65 al 50%. E' possibile ottenere i rimborsi sia per la sola installazione dell'impianto radiante, che per la posa dell'impianto radiante con sostituzione del generatore (caldaia). Unica limitazione il fatto che la caldaia deve appartenere almeno alla classe di efficienza energetica A.

Per ottenere i rimborsi bisogna pagare tutti i lavori per i quali si ha diritto alla detrazione con bonifico parlante, ossia con bonifico contenente in causale

  • dicitura "bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986";
  • nome e codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • numero della fattura;
  • codice fiscale o partita Iva del beneficiario del pagamento.

Su questo genere di lavori può essere applicata l’aliquota agevolata al 10%, sia sulla manodopera che su parte del prezzo dei cosiddetti beni significativi (pannelli radianti, caldaie, ecc). Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione.

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