L'isolamento termico delle pareti interne è utilizzato quando non c'è la possibilità di coibentare le pareti dall'esterno. Una situazione frequente in condominio e in abitazioni soggette a vincolo paesaggistico o ambientale.
Un'ulteriore motivazione per isolare le pareti dall'interno è la possibilità di risparmiare su alcuni costi fissi come l'allestimento di ponteggi o le autorizzazioni per l'occupazione del suolo pubblico per chi vive in centro storico.
I materiali utilizzati per realizzare un cappotto termico interno sono gli stessi utilizzati per la coibentazione dall'esterno. Unica differenza la necessità di utilizzare spessori più contenuti per evitare di sottrarre centimetri calpestabili alle stanze e ridurre la luce degli infissi. Visto che non tutti gli isolanti hanno uguali performance a basso spessore, alcuni saranno più adatti di altri.
Un altro aspetto importante è l’impatto sulla salute. Materiali naturali come il sughero, la lana di pecora e la fibra di legno possono essere utilizzati senza particolari protezioni, mentre le lane minerali vanno imbustate per evitare che le fibre irritino le vie aeree.
Gli isolanti come il poliuretano e il polistirene espanso sono facilmente lavorabili e mantengono bene sia la forma che il potere isolante. Assieme alla fibra di legno e al sughero si utilizzano per realizzare pannelli isolanti di design.
In questo articolo parleremo dei prezzi e delle caratteristiche di tutte queste categorie di isolanti, compresi i costi di posa. Parleremo anche di come scegliere l'isolante adatto in base alle caratteristiche dell'abitazione e delle agevolazioni fiscali 2019 per l'isolamento termico.
Isolamento termico delle pareti interne: prezzi
Si può isolare dall’interno utilizzando materiale isolante sfuso in pannelli o in rotoli, oppure pannelli accoppiati.
Molto richiesti i pannelli accoppiati con cartongesso, già pronti da montare e da finire con la tinteggiatura. I pannelli accoppiati con guaina isolante sono utili in caso di infiltrazioni, mentre quelli accoppiati con legno consentono di creare dei gradevoli rivestimenti di perline.
Infine ci sono i pannelli isolanti adesivi, facili da posare anche fai da te. Spesso hanno graziose finiture decorative da lasciare a vista.
A fare la differenza nel prezzo c'è anche lo spessore del pannello isolante. Di seguito trovi i prezzi indicativi per lo spessore minimo, che varia da 10 a 30 mm a seconda del materiale.
Materiale | Prezzo |
polistirene espanso (EPS) |
|
fibra di vetro |
da 3 €/mq |
polistirene espanso estruso (XPS) |
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lana di roccia |
|
sughero |
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fibra di legno |
da 5 €/mq |
lana di pecora |
da 7 €/mq |
poliuretano espanso |
da 10 €/mq |
aerogel |
da 40 €/mq |
pannelli adesivi / decorativi |
40-60 €/mq |
L'isolamento termico delle pareti interne con schiuma poliuretanica può essere una buona soluzione per chi vive in un'abitazione non recente.
Molti edifici costruiti tra il 1970 e il 1990 hanno un'intercapedine tra parete interna ed esterna, una tecnica di coibentazione economica che sfrutta il naturale potere isolante dell'aria, poi evolutasi nelle moderne facciate ventilate. L'intercapedine può essere riempita di schiuma poliuretanica o altri materiali isolanti, con un costo base di appena 12 €/mq.
Isolamento termico delle pareti interne: costo di posa
La posa in opera di un isolante termico costa circa 25 €/mq. L'isolamento termico delle pareti interne con pannelli accoppiati isolante/cartongesso non comporta un particolare risparmio, ma i tempi di posa sono ridotti e c'è la possibilità di ispezionare la parete sottostante senza demolizioni.
I costi di posa possono variare a seconda delle zone, anche in funzione dei prezzi della manodopera. Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte.
Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di
- farti un'idea di quanto costa isolare le pareti dall'interno nella tua città;
- trovare professionisti disponibili a trattare sui costi di posa;
- trovare isolante termico per pareti interne a prezzi convenienti - alcune ditte specializzate godono di convenzioni con i produttori e possono acquistare materiale isolante di qualità a prezzo scontato.
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Quale isolante scegliere per isolare dall'interno?
La scelta dell'isolante giusto dipende da tanti fattori, tra cui
- fascia climatica;
- umidità ambientale;
- escursione termica;
- inquinamento acustico.
In climi molto freddi o molto caldi è opportuno scegliere isolanti termici con un buon potere coibente anche a basso spessore. Gli isolanti migliori sono quelli che hanno una bassa trasmittanza termica, come l'aerogel, il polistirene e il poliuretano. Sono anche i più indicati per coibentare mansarda, sottotetto e altri ambienti al limite con i requisiti di abitabilità. Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulla ristrutturazione del sottotetto abitabile.
In caso di pareti umide o di forte umidità ambientale meglio privilegiare materiali traspiranti. L’isolamento termico delle pareti interne con sughero, fibra di legno o lane minerali offre ottime prestazioni, specie se abbinato ad un intonaco deumidificante.
Legno e sughero sono anche i materiali migliori per quanto riguarda lo sfasamento termico, ossia quanto ci mette il materiale a cedere il calore dovuto all'irraggiamento solare all'interno dell'abitazione. Uno sfasamento termico di 4-5 ore, come quello ottenuto con il sughero, è ottimale se si vuole sfruttare le ore notturne per rinfrescare l'abitazione senza utilizzare condizionatori.
In contesti urbani o industriali lo strato isolante dovrebbe contribuire ad insonorizzare l’abitazione. Le lane minerali, il sughero e la fibra di legno sono indicati anche per l'isolamento acustico.
Le agevolazioni fiscali per l'isolamento termico
Gli interventi di isolamento termico e acustico delle pareti interne rientrano nelle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.
In questi casi si ha diritto al rimborso Irpef del 65% della spesa sostenuta. Gli interventi su parti comuni condominiali permettono di detrarre quote più elevate, in particolare
- 70% per gli interventi che interessano più del 25% dell'involucro;
- 75% per gli interventi che interessano più del 25% dell'involucro e consentono di raggiungere la qualità media dell'involucro di cui alle tabelle 3 e 4 dell’allegato 1 al D.M. 26/06/2015.
Per ottenere la detrazione bisogna pagare gli interventi con bonifico parlante, contenente in causale nome, cognome e codice fiscale del beneficiario della detrazione, partita Iva del beneficiario del pagamento e numero della fattura relativa ai lavori da portare in detrazione.
Inoltre, bisognerà acquisire l'attestato di prestazione energetica (APE) e l'asseverazione di conformità delle opere realizzate firmata da un tecnico abilitato. I costi di acquisizione delle certificazioni obbligatorie possono essere portati in detrazione assieme alle altre spese.
Per finire, entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori bisognerà trasmettere all'ENEA una scheda descrittiva dell’intervento tramite l'apposita pagina di invio.