il miglior massetto per il riscaldamento a pavimento è quello che ne assicura durata e efficienza

Il riscaldamento a pavimento può essere realizzato con pannelli radianti, su cui viene realizzato il massetto in cemento, o con la struttura radiante nuda annegata nel massetto stesso. Quest'ultima tipologia è detta anche "massetto radiante".

Ma qual'è il miglior massetto per un riscaldamento a pavimento?

Le caratteristiche indispensabili sono

  • elevata conducibilità termica;
  • ottima stabilità dimensionale;
  • buona resistenza alla compressione.

La conducibilità termica elevata garantisce un riscaldamento/raffrescamento efficiente senza sprechi energetici.

La stabilità dimensionale è indispensabile per evitare deformazioni in pavimentazioni di grande formato e può essere ottenuta con l'aggiunta di una rete antiritiro oppure utilizzando dei massetti premiscelati specifici.

I prodotti fibrorinforzati garantiscono anche una buona resistenza alla compressione, che consente di realizzare massetti più sottili e quindi più efficienti.

Ulteriore ovvia considerazione: un massetto per questo utilizzo deve essere incombustibile.

Un'asciugatura in tempi rapidi è sempre auspicabile quando si parla di prodotti per l’edilizia. Un massetto per riscaldamento a pavimento ha un tempo di asciugatura dal getto che varia da 4 a 7 giorni, mentre la messa in funzione dell'impianto può avvenire dopo 21-28 giorni.

I tempi di asciugatura del massetto sono indicati nella scheda tecnica fornita dal produttore. Particolare cura va posta nella posa di pavimenti in parquet e marmo, facendo attenzione a misurare sempre l'umidità del massetto prima della messa in opera.

In questo articolo parleremo dei prezzi e delle caratteristiche di diversi tipi di massetto per riscaldamento a pavimento. Inoltre approfondiremo i permessi da chiedere e le novità per quanto riguarda le agevolazioni fiscali 2018 per i pavimenti radianti.

Massetto per riscaldamento a pavimento: prezzo

Partiamo dalla soluzione più economica: il massetto tradizionale. Per questo genere di impianti è possibile utilizzare massetti non specifici, cui aggiungere gli additivi forniti dal produttore dell'impianto, che aumentano la conducibilità termica e la stabilità dimensionale.

I massetti autolivellanti sono i più indicati, perché colmano efficacemente tutti gli spazi tra le tubature, rendendo la distribuzione del calore più uniforme. Con pavimentazioni sensibili all'umidità sarebbe opportuno utilizzare massetti anidritici, che tra l'altro hanno anche una migliore conducibilità termica. Il costo di un massetto autolivellante non specifico per riscaldamento a pavimento di 3-4 cm di spessore è di circa 15 euro/mq.

Anche i massetti premiscelati per impianti di riscaldamento a pavimento possono essere autolivellanti. La maggior fluidità consente di migliorare la resa dell'impianto, diminuendo nel contempo lo spessore del massetto: la soluzione ideale per assicurare la complanarità di pavimenti irregolari. Per un massetto autolivellante specifico per riscaldamento a pavimento i prezzi possono arrivare a 17 euro/mq.

Nelle ristrutturazioni, bisognerà considerare altri costi aggiuntivi, come la demolizione del pavimento esistente e lo smaltimento a discarica del materiale di risulta, che costa circa 30 euro/mq. Posare il nuovo pavimento può costare da 10 a 50 euro al mq, a seconda della tipologia. Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulla posa dei pavimenti interni ed esterni.

Un consiglio per risparmiare

La realizzazione del massetto è artigianale, con un'alta incidenza del costo della manodopera rispetto a quello dei materiali. Per questo motivo possono esserci importanti variazioni a seconda delle zone, in funzione dei costi della manodopera.

Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero in linea con i prezzi nella tua città ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea di quanto costa un massetto per riscaldamento a pavimento nella tua città;
  • trovare ditte disponibili a trattare sui costi di messa in opera;
  • confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.

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Il massetto autolivellante per riscaldamento a pavimento

Perchè scegliere un massetto autolivellante con un impianto a pavimento? I vantaggi che offre sono diversi, tra cui

  • basso spessore (da 5 a 10 mm più lo spessore dell'impianto, a seconda se si tratta di massetto radiante o di pannelli radianti);
  • maggiore conducibilità termica garantita proprio dal basso spessore;
  • asciugatura più veloce (appena 1 giorno per la posa di pavimenti in gres porcellanato o pvc, circa 4 giorni per la posa di pavimenti in marmo e parquet e per il collaudo dell'impianto);
  • posa più veloce (essendo un prodotto fluido è pompabile con apposite pompe per sottofondi).

Nota: la norma UNI 11493 prescrive uno spessore minimo del massetto sopra le tubazioni di 3 cm, a meno che non si utilizzino sistemi specifici.

Massetto per riscaldamento a pavimento: permessi e agevolazioni fiscali

Creare un pavimento radiante richiede la presentazione della CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata), che è il titolo abilitativo necessario per i lavori di manutenzione straordinaria che coinvolgono l'impiantistica, ma non richiedono interventi sulle parti strutturali dell'edificio.

Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, fino al 31 dicembre 2018 chi installa un impianto di riscaldamento a pavimento senza sostituire il generatore di calore ha diritto al rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta.

Si ha diritto all'ecobonus al 65% nel caso in cui si sostituisca anche il generatore con una caldaia a condensazione, un impianto a pompa di calore ad alta efficienza o un impianto geotermico a bassa entalpia. Per approfondire le modalità con cui richiedere le detrazioni puoi leggere il nostro articolo sulla riqualificazione energetica degli edifici.

L'installazione di un riscaldamento a pavimento consente anche l'applicazione dell'aliquota Iva agevolata al 10% sulla manodopera. Gli impianti di riscaldamento a pavimento non rientrano nei beni significativi indicati dal DM 29/12/1999 per i quali è possibile applicare l’Iva agevolata. I materiali e l’impiantistica necessaria alla realizzazione dell’impianto andrà quindi fatturata con l’aliquota ordinaria al 22%.

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