si può levigare un parquet prefinito solo 2 o tre volte prima di sostituirlo

Levigare il parquet consente di eliminare quasi tutti i segni del tempo, dai graffi ai piccoli buchi alle macchie fino alle bruciature di sigaretta. Purtroppo non consente di ripristinare listelli spaccati o deformati dall'umidità, che andranno invece sostituiti.

La frequenza delle levigature dipende dalla tipologia di parquet. Un parquet in legno massello, specie se ad alto spessore, può essere levigato anche ogni 6-8 anni. E' possibile levigare un parquet prefinito ogni 15-20 anni per un massimo di 3 volte. Un parquet laminato o multistrato non andrebbe levigato, perchè si andrebbe a scoprire lo strato di legno dolce del supporto.

La levigatura consiste in diverse fasi, ossia

  • sgrossatura e stuccatura;
  • carteggiatura;
  • levigatura;
  • finitura.

La sgrossatura consente di eliminare i difetti più evidenti. Si stuccano eventuali buchi, procedendo poi con abrasivi sempre più delicati fino ad arrivare alla levigatura vera e propria, che rende la superficie perfettamente liscia. Quindi si passa alla finitura, che può essere semilucida o lucida. A questo punto vengono applicati dei semplici trattamenti protettivi o delle vere e proprie vernici, che consentono di cambiare colore al parquet.

In questo articolo parleremo di quanto costa una lucidatura, degli aspetti pratici da valutare (es. come spostare i mobili, tempi, scelta delle finiture) e delle agevolazioni fiscali 2019.

Levigare il parquet: prezzo

Levigare il parquet ha costi variabili in base alla metratura, al tipo di legno e al livello di usura. La metratura da trattare è forse l'aspetto che influenza maggiormente il prezzo finale; su grandi superfici libere da ostacoli si possono utilizzare macchinari più grandi, con un consistente risparmio di tempo. Ecco i costi indicativi.

Levigatura del parquet - prezzi indicativi  
superfici > 100 mq 10 €/mq
superfici < 100 mq 15 €/mq
con lucidatura ad olio o a cera 17 €/mq
con decapaggio/anticatura 18 €/mq
con spazzolatura 25 €/mq

 

Un consiglio per risparmiare

La spesa necessaria per la levigatura del parquet varia molto da città a città. Torino ha prezzi nella media nazionale, mentre a Bologna troverai prezzi aumentati anche del 30%. Levigare il parquet a Milano può costare anche il 50% in più.

Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea di quanto costa levigare un parquet nella tua città;
  • trovare parquettisti disponibili a trattare sui costi della manodopera.

Prima di eseguire la levigatura andrebbero valutati eventuali problemi di umidità del sottofondo. Se il problema è il massetto troppo umido, è possibile sostituirlo con un massetto anidritico. Se invece la causa è l'umidità di risalita ci sono diverse soluzioni, di cui parliamo in un precedente articolo. Per finire c'è il problema dell'eccesso di umidità ambientale, risolvibile con un piccolo impianto di ventilazione meccanica.

Chiedere un sopralluogo gratuito prima di iniziare il lavoro ti aiuterà a capire se ci sono eventuali problematiche che possono diminuire la durata del parquet e valutare diverse soluzioni sulla base dell'esperienza di un professionista del settore.

Preventivi per levigare un parquet rovinato... senza stress

Hai tanti impegni e poco tempo per confrontare le offerte?

Se vuoi, puoi richiedere preventivi a pavimentisti della tua zona tramite il nostro portale. Basta compilare una breve richiesta e in poche ore riceverai tre preventivi per levigare il tuo parquet da tre ditte specializzate vicine a dove vivi.

I preventivi che riceverai tramite il nostro sito sono gratuiti e non impegnativi. Se nessuno di essi ti interessa, non devi fare altro che rimetterti alla ricerca dell'offerta giusta per te!

Levigare il parquet: problemi pratici

Levigare un parquet pone una serie di problemi pratici che gravano sull'intera operazione. Il più frequente è come spostare i mobili. In genere le ditte che si occupano di queste lavorazioni sono attrezzate per smontare e spostare i mobili da una stanza all'altra in modo da avere lo spazio a disposizione sempre libero.

In casi estremi è possibile levigare il parquet senza spostare i mobili, ma questo causerà delle variazioni evidenti tra superficie trattata e non trattata. Se hai un arredamento ingombrante puoi valutare l'opportunità di assumere una ditta di traslochi per smontare i mobili più pesanti, portarli presso un deposito custodito e infine rimontarli a fine lavoro. Per approfondire i costi puoi leggere il nostro articolo sul trasloco con deposito mobili.

Un altro aspetto da valutare sono le tempistiche. In un giorno si fanno in media due stanze, considerando 4 ore a stanza per la levigatura, più altre 4 ore per far asciugare i trattamenti e il tempo necessario per smontare, spostare e rimontare i mobili.

Per quanto riguarda la scelta della finitura, puoi approfittare dell’occasione per cambiare aspetto o addirittura colore al parquet. Finiture con cere e oli naturali sono molto richieste, ma andrebbero riservate a stanze poco frequentate, essendo piuttosto difficili da pulire. In bagni, ingressi e cucine meglio utilizzare un impregnante impermeabilizzante-antimacchia e una finitura opaca, che evidenzia meno lo sporco.

Per quanto riguarda la scelta della colorazione, puoi leggere il nostro articolo sui colori del parquet.

Levigare il parquet: agevolazioni fiscali

Fino al 31 dicembre 2019 chi ristruttura l'abitazione può chiedere il rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta in 10 quote annuali di pari importo, per una spesa massima di 96.000 € per unità immobiliare.

La levigatura del parquet è considerata un'opera di manutenzione ordinaria e come tale detraibile solo se riguarda aree comuni condominiali. E' però possibile portarla in detrazione se eseguita insieme ad interventi di manutenzione straordinaria, ad esempio, il rifacimento anche parziale degli impianti (idraulico, elettrico, termico), l'isolamento acustico del pavimento o isolamento termico del solaio.

In quest'ultimo caso andrà eseguita la comunicazione obbligatoria all'ENEA come per le riqualificazioni energetiche. Bisognerà anche pagare i lavori con bonifico parlante, contenente la seguente causale

Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Pagamento fattura n. ... del ... a favore di ... partita Iva ... Beneficiario della detrazione ... codice fiscale ...

Sulle ristrutturazioni si può applicare anche l'aliquota IVA al 10%, ma solo sulla manodopera. I materiali di consumo (cere, vernici, oli, ...) andranno fatturati al 22%.

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