I pavimenti per la cucina hanno caratteristiche ben precise - non a caso fino ad alcuni anni fa si utilizzavano prevalentemente piastrelle ceramiche, oggi parzialmente sostituite da altri materiali. Per essere funzionali e durare a lungo devono essere
- impermeabili
- resistenti ad oli, prodotti caustici e acidi usati per la pulizia;
- facili da pulire e disinfettare;
- resistenti all'usura e agli urti.
Tra le pavimentazioni più usate per la cucina c'è il gres porcellanato, evoluzione delle piastrelle in bicottura, rispetto alle quali ha un minor grado di umidità, risultando più duro e resistente all'abrasione. Il pavimento in cotto, più delicato, si impiega principalmente nelle cucine abitabili, magari proteggendo la zona di lavoro con appositi tappeti lavabili e antiscivolo.
Le piastrelle in Pvc, ideali per il pavimento di una cucina professionale, sono resistenti alle macchie e all'umidità, ma hanno una durata inferiore (in genere 10-15 anni) e una minore resistenza all'usura, che compensano con un costo contenuto e una posa velocissima. Grazie all'evoluzione nei processi produttivi, i moderni pavimenti in Pvc sono in grado di riprodurre con un certo realismo materiali nobili come il legno o il marmo, consentendone l'uso anche nelle abitazioni.
I pavimenti continui in resina o in cemento sono caratteristici delle cucine in stile contemporaneo. L'assenza di fughe e la superficie molto resistente agli urti li rendono pratici e durevoli, ideali anche per il soggiorno con cucina a vista.
Pavimenti per la cucina: prezzi
Quanto può costare un pavimento per la cucina? I più economici sono i pavimenti in Pvc, con prezzi che da 5 euro/mq in su. Le piastrelle effetto legno, molto usate nelle ristrutturazioni per rivestire la pavimentazione esistente, hanno un costo di 10-15 euro/mq.
Le piastrelle in gres porcellanato partono da 10 euro/mq in su, anche in base al formato. Le piastrelle effetto marmo, tra le più utilizzate per la cucina, sono disponibili sia in versione lucida che in versione satinata. Tra le grandi tendenze del 2018 ci sono proprio le maxi piastrelle effetto marmo satinato, ideali come pavimenti di una cucina moderna. Il prezzo medio è di 30 euro/mq.
Il pavimento per la cucina in resina ha un costo proporzionato allo spessore: i rivestimenti in resina pellicolare (con uno spessore di 1-3 mm) si possono sovrapporre alla pavimentazione esistente ed hanno un costo medio di 20 euro/mq. Pavimenti di spessori maggiori, più resistenti, hanno un costo base di 70 euro/mq.
I pavimenti in microtopping, particolarmente apprezzati per la loro capacità di rivestire qualsiasi superficie incluse scale e arredi, hanno un costo medio di 100 euro/mq e permettono di realizzare bellissime cucine senza piastrelle o effetto cemento.
Si può usare il pavimento in legno in cucina? Certo, purchè opportunamente trattato. In commercio esistono pavimenti in laminato anti umidità particolarmente resistenti all'acqua, che hanno un costo medio di 15 euro/mq.
Pavimenti per la cucina: costi di posa
La posa di piastrelle per la cucina ha un costo di circa 15 euro/mq, variabile a seconda delle località in base anche ai costi della manodopera.
Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di
- capire quali sono i prezzi dei pavimenti per la cucina nella tua città;
- trovare professionisti disponibili a trattare sui costi di posa;
- trovare pavimenti in offerta - alcune ditte hanno convenzioni con i rivenditori di materiali per l'edilizia e possono acquistare le tue piastrelle per te a prezzo scontato.
Preventivi per il pavimenti della cucina comodi e veloci
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Quale pavimento per la cucina bianca?
Le cucine bianche sono particolarmente versatili, rendendo paradossalmente ancora più difficile la scelta del pavimento.
Le considerazioni da fare per scegliere bene riguardano
- qualità della luce, collegata all'esposizione della stanza (fredda se la stanza è esposta a Nord-Est, calda se la stanza è esposta a Sud-Ovest);
- tinta delle pareti;
- dimensioni della stanza.
Nelle cucine dove la qualità della luce è fredda è meglio evitare pavimenti di colori neutri o addirittura freddi come le piastrelle effetto marmo. Meglio optare per pavimenti "caldi" come il cotto, le piastrelle effetto parquet o le cementine colorate.
Nelle cucine esposte a Sud-Ovest, al contrario, si può "raffreddare" la luce utilizzando pavimenti effetto cemento o effetto pietra.
Anche abbinare il pavimento alla tinta delle pareti è importante, scegliendo un colore di almeno uno o due toni più chiaro o più scuro del pavimento. La cucina total white (con pareti e pavimenti bianchi) è una possibilità, purchè si faccia attenzione a dare dinamicità alle superfici scegliendo materiali che danno un effetto materico differente, es. pavimenti lucidi, paraschizzi a mattoncini e pareti verniciate con smalto satinato.
Il pavimento scuro è adatto anche a cucine piccole, purchè le pareti e il soffitto siano chiari. Le piastrelle grandi sono più adatte alle grandi metrature. Nelle cucine open space, invece, meglio evitare pavimenti con piastrelle o listelli di piccole dimensioni.
Pavimenti per la cucina in gres porcellanato: 3 idee
Le piastrelle in gres sono tra i pavimenti più usati per la cucina. Se stai cercando le piastrelle giuste ecco tre soluzioni che potrebbero fare al caso tuo.
- Legno invecchiato - i listoni in gres effetto legno piallato a mano ricordano i pavimenti a tavelle delle baite, una finitura particolarmente adatta ai pavimenti per la cucina rustica.
- Beole - un'idea per una cucina urban chic? Le piastrelle effetto porfido ricordano le beole utilizzate per la pavimentazione stradale.
- A disegno - alcune linee di piastrelle sono composte da diversi moduli tassellabili a piacere, in modo da comporre gradevoli disegni geometrici a pavimento. Leggere variazioni di tonalità tra una piastrella e l'altra contribuiscono a rendere ancora più interessante l'effetto finale.