un pavimento radiante a secco è caldo e veloce da installare

Il pavimento radiante non è certamente un'invenzione moderna, ma piuttosto una rielaborazione di una delle tante ingegnose tecniche costruttive giunte a noi dall'Antica Roma. Il pavimento riscaldato o ipocausto era molto diffuso delle terme e delle domus romane ed è diventato, nell’immaginario, sinonimo di comfort e lusso.

In epoca moderna questo sistema è stato ripreso dando vita a due diverse tipologie di impianti a pavimento

  • ad acqua
  • elettrici.

Negli impianti ad acqua la superficie radiante è scaldata da tubi contenenti acqua calda collocati sotto la pavimentazione, mentre negli impianti elettrici per ottenere lo stesso risultato si utilizzano delle resistente elettriche.

Entrambe le tipologie sono disponibili sia per posa "a umido" che per posa "a secco". La posa a umido consiste nell'annegare gli elementi radianti direttamente nel massetto in cemento che poi accoglierà la pavimentazione.

Nella posa a secco, invece, speciali elementi radianti modulari vengono collocati sul massetto già pronto o addirittura sulla pavimentazione esistente, rendendo l'installazione notevolmente più veloce.

Pavimento radiante: prezzi

Un pavimento radiante ha un prezzo variabile a seconda del tipo di impianto, dello spessore, del tipo di posa e della pavimentazione che si sceglie per il rivestimento.

Il pavimento radiante elettrico è leggermente più economico, con un costo base di 30 euro/mq, mentre un pavimento radiante ad acqua ha un prezzo al mq di 40-50 euro.

I prezzi salgono per gli impianti "ultraslim": un pavimento radiante a basso spessore può costare oltre 100 euro/mq.

I pavimenti radianti elettrici possono essere posati anche in ambienti molto umidi (saune, piscine): in questo caso si utilizzano impianti a bassissima tensione (<50 Volts), che garantiscono un livello di sicurezza ottimale, al punto da poter essere impiegati anche in esterno.

Pavimento radiante: costi di posa

Il costo di posa medio di un impianto a pavimento radiante è di 15 euro/mq, cui bisogna aggiungere il costo di demolizione e smaltimento dell'eventuale pavimentazione esistente (intorno a 9 euro al mq) e la fornitura e posa della nuova pavimentazione.

Un impianto a pavimento radiante è compatibile con tantissime tipologie di rivestimento, dal pvc al gres porcellanato alla pietra naturale. Tuttavia la scelta più amata rimane il pavimento radiante con parquet.

Un consiglio per risparmiare

I prezzi che abbiamo indicato sono orientativi e variano a seconda delle zone, anche in funzione dei costi della manodopera per cui, per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente, ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea dei prezzi dei pavimenti radianti nella tua città;
  • trovare installatori disponibili a trattare sui costi di posa;
  • confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.

Prima di accettare un preventivo ti consigliamo anche di chiedere un sopralluogo gratuito. Un sopralluogo permette alla ditta di valutare le reali condizioni di posa dell’impianto e di compilare un preventivo ancora più preciso. Se il lavoro non comporta particolari difficoltà potresti persino ottenere uno sconto aggiuntivo.

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Il pavimento radiante a secco

I pavimenti radianti a secco non sono altri che dei sistemi già pronti che evitano di dover realizzare il massetto in cemento e di dover quindi attendere i corrispondenti tempi di asciugatura, variabili da 7 a 10 giorni.

Dal momento che poggia sul massetto esistente, questo tipo di pavimento radiante può avere uno spessore veramente contenuto, appena 5 cm contro i circa 15 cm di un pavimento radiante ad umido. In genere, lo spessore di un sistema per pavimento radiante a secco è indicato nella scheda tecnica fornita dal produttore.

Nel caso degli impianti ad acqua si utilizzano speciali moduli in fibrogesso in cui vengono inserite le tubazioni, mentre nel caso degli impianti elettrici si usano dei rotoli o dei moduli in rete contenenti i cavi scaldanti.

La stratigrafia (ossia la composizione del pavimento) è più o meno la stessa in entrambi i casi, con

  • barriera al vapore, che evita l'accumulo di umidità proveniente dagli strati sottostanti;
  • strato per isolamento termoacustico;
  • strato di protezione;
  • strato di posa (moduli in fibrogesso più tubature, moduli radianti elettrici);
  • eventuale strato di supporto autolivellante;
  • pavimentazione.

I prezzi dei pannelli radianti a secco sono leggermente superiori rispetto ad una pavimentazione ad umido, con un costo medio di 50 euro/mq.

I vantaggi (e i punti deboli) di un pavimento radiante

Un pavimento radiante ha i suoi pro e contro. Tra i vantaggi troviamo

  • basso impatto estetico
  • temperatura ambientale più uniforme
  • consumi ridotti.

A proposito di consumi è bene notare che la temperatura di esercizio di questi impianti è di 20-30° C inferiore rispetto ai tradizionali impianti di riscaldamento con radiatori, il che rappresenta un vantaggio in termini di consumi. Tuttavia, lo spessore del massetto e il tipo di pavimentazione possono influenzare la resa dell'impianto.

Tra i difetti di una pavimentazione radiante ci sono

  • costi di installazione più elevati, specialmente nel caso dei massetti radianti;
  • manutenzione complessa, anche se questo genere di impianti richiede molti meno interventi rispetto ai riscaldamenti tradizionali.

Pavimento radiante e agevolazioni fiscali

Con l'ultima Legge di Stabilità sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2018 gli sgravi fiscali per la ristrutturazione, compreso il rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta per le opere di manutenzione straordinaria, tra cui rientra anche l'installazione di pavimenti radianti.

Tra le spese che è possibile portare in detrazione ci sono non solo quelle di installazione dell'impianto, ma anche le spese di progettazione e quelle connesse agli adempimenti burocratici.

Inoltre, ci installa un riscaldamento a pavimento ha diritto anche all'applicazione dell'aliquota Iva al 10% sia sulla manodopera che su una quota del prezzo dell'impianto pari al costo della manodopera. Gli impianti idrotermosanitari, infatti, sono annoverati tra i beni significativi per i quali è possibile ottenere l'applicazione dell'Iva agevolata. Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione.

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