Il primo solaio di un'abitazione o solaio controterra è spesso soggetto ad umidità di risalita o addirittura ad infiltrazioni da falde acquifere sotterranee. Il risultato è un rapido deterioramento sia del massetto che del pavimento, oltre che la presenza di affioramenti di sali e macchie di umidità sul pavimento, sulla parte bassa delle pareti e sugli infissi.
Per questo motivo è importante provvedere ad un corretto isolamento sia del solaio stesso che delle pareti a diretto contatto con il terreno. Uno dei metodi che è possibile utilizzare è la creazione di un vespaio aerato.
Con il termine vespaio in edilizia si intende un'intercapedine di 25-50 cm di altezza tra terreno e primo solaio, separata dal terreno da uno strato di ghiaia e da uno strato isolante che impedisce la risalita dell'umidità.
La camera d'aria può essere sostenuta da
- strutture a cassero (altrimenti dette igloo o granchi) in polipropilene riciclato;
- muricci in laterizio sormontati da tavelloni;
- materiale drenante sfuso (es. ghiaia o pietrame);
- sacconi in polipropilene contenenti materiale drenante (es. argilla espansa).
La stratigrafia del vespaio prosegue in maniera simile per tutte e quattro le configurazioni, con un getto in calcestruzzo armato che fa da base al sottofondo e alla pavimentazione.
In questo approfondimento parleremo dei prezzi di tutte e quattro queste tipologie di vespaio. Inoltre, parleremo di come scegliere la tipologia di vespaio più adatta alle tue esigenze, dei permessi da chiedere per isolare il primo solaio e delle agevolazioni fiscali 2018 per la ristrutturazione dell'abitazione.
Vespaio aerato: prezzo al mq
Quanto costano i diversi tipi di vespaio per pavimenti controterra?
Un vespaio drenante può essere realizzato con diversi materiali. Un vespaio in pietrame di 25 cm di altezza con cunicoli di aerazione ha un costo di circa 33 euro al mq. Leggermente più costoso il vespaio in ghiaia, circa 34 euro al mq. In entrambi i casi il costo può aumentare se il materiale viene assestato a mano anziché a macchina.
Prezzi simili per i vespai realizzati con argilla espansa, che si caratterizzano per la grande facilità di trasporto e posa, compensando il costo più elevato del materiale con una minore richiesta di manodopera.
Per un vespaio areato con muricci e tavelloni i prezzi partono da 25 euro/mq, con variazioni in base all'altezza della struttura. Anche il vespaio con igloo in polipropilene ha un costo variabile a seconda dell'altezza dei cupolini:
- 13 cm - 33 euro/mq
- 27 cm - 36 euro/mq
- 45 cm - 40 euro/mq.
I prezzi comprendono tutta la stratigrafia dal terreno al sottofondo, escluso il massetto. Il costo medio di un massetto tradizionale di 5 cm di spessore è di 15 euro/mq; per approfondire i prezzi dei diversi tipi di massetto puoi leggere un nostro precedente articolo sull’argomento.
Un consiglio per risparmiare
La realizzazione di un vespaio può avere un costo molto diverso a seconda delle località, per via dei diversi costi di manodopera. Per questo motivo, prima di accettare un preventivo, ti consigliamo di confrontare più offerte.
Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di
- capire quanto costa un vespaio per isolare il pavimento nella tua zona;
- trovare ditte disponibili a trattare sui costi della manodopera;
- confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.
Preventivi per il vespaio aerato comodi e veloci
Hai tanti impegni e poco tempo per confrontare le offerte?
Se vuoi, puoi richiedere preventivi a ditte specializzate della tua città tramite il nostro portale. Basta compilare una breve richiesta e in poche ore riceverai tre preventivi per il tuo vespaio aerato da tre professionisti della tua zona.
I preventivi che riceverai tramite il nostro sito sono gratuiti e non impegnativi: se nessuno di essi ti interessa, non devi fare altro che rimetterti in cerca della soluzione giusta per te!
Vespaio aerato: meglio pietrame o igloo?
Il vespaio si realizza principalmente per limitare la risalita capillare dell'umidità dal solaio lungo le pareti, anche se può avere anche la funzione di evitare esalazioni e infiltrazioni di gas pericolosi.
La premessa fondamentale perché assolva bene la sua funzione è che sia ben aerato tramite condotte di aerazione poste a quote tali da favorire la circolazione dell'aria. Ciò avviene per la differenza di densità dell’aria che, una volta riscaldata, tende a salire (effetto camino). Inoltre, è opportuno che sia isolato dal terreno tramite apposite barriere anti umidità o anti-gas, anche se questo potrebbe non essere determinante per l'efficacia del vespaio.
I vespai in pietrisco, argilla espansa o ghiaia di fiume lavata sono più adatti se le fondazioni sono state già realizzate, semplicemente per la facilità di posa.
I vespai con igloo sono molto più efficaci sia nel ridurre l'umidità di risalita e sono più stabili, perciò sono più indicati in presenza di falde freatiche e terreno argilloso.
Vespaio aerato: permessi e agevolazioni fiscali
Nelle ristrutturazioni di solito la realizzazione di un vespaio aerato si esegue contestualmente al consolidamento delle fondazioni.
Entrambi sono interventi che consentono di ottenere il rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 96.000 euro, in 10 quote annuali di pari importo a partire dall'anno fiscale in cui viene effettuato il pagamento.
Per ottenere i rimborsi è necessario pagare con bonifico parlante, anche quando si richiede un finanziamento per sostenere la spesa.
Il bonifico deve contenere
- riferimento normativo (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- Partita Iva del beneficiario del pagamento
- numero della fattura.
Si possono portare in detrazione anche le spese burocratiche e le spese di progettazione connesse all'intervento. Per realizzare un vespaio sotto la propria casa è necessario presentare una SCIA (segnalazione certificata di inizio attività), che costituisce il titolo abilitativo per la realizzazione di opere di manutenzione straordinaria sulle parti strutturali dell'edificio. La presentazione della SCIA consente di iniziare subito i lavori.
Tra le agevolazioni fiscali ricordiamo anche la possibilità di applicare l’aliquota Iva al 10% anziché al 22% sulla manodopera. I materiali da costruzione andranno invece fatturati al 22%, a meno che non rientrino nei beni finiti previsti dal D.M. 29-12-1999 (Individuazione dei beni costituenti parte significativa del valore delle forniture effettuate nel quadro degli interventi di recupero del patrimonio edilizio realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa).