Cos'è la CILA edilizia?
La CILA, o Comunicazione di Inizio Attività Asseverata, è una pratica edilizia introdotta dalla Legge di Conversione n. 73 del 2010, la cui funzione è stata modificata dal cosiddetto Decreto Scia 2 (D.L. n° 222 del 25 novembre 2016).
Nel Decreto Scia 2, nato con l'intento di snellire le pratiche edilizie, vengono abolite DIA (dichiarazione di inizio attività) e CIL (comunicazione inizio lavori). Le opere di manutenzione straordinaria vengono divise tra Permesso a Costruire, Scia e CILA edilizia, mentre viene ampliato il numero di interventi di edilizia libera, eseguibili senza chiedere permessi, facendovi rientrare tutte le opere di manutenzione ordinaria.
La CILA non è più obbligatoria per gli interventi di edilizia libera, ossia
- interventi di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e opere necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
- installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW (D.P.R. n. 380/2001 art. 6).
La CILA è obbligatoria per
- rinnovamento o sostituzione di parti degli edifici
- rinnovamento o integrazione di servizi igienico-sanitari e tecnologici
- frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari anche con variazione delle superfici delle singole unità immobiliari (es. apertura porte interne, spostamento pareti interne)
- restauro e risanamento conservativo leggero - consolidamento, ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, rifacimento o integrazione degli impianti o di altri elementi accessori, eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio
purchè
- non riguardino parti strutturali dell'edificio;
- non alterino la volumetria complessiva degli edifici;
- non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni di uso;
- non modifichino la sagoma e i prospetti dell’edificio.
Se si presenta uno di questi quattro casi serve almeno la Scia, quando non il Permesso di Costruire.
Cila edilizia: costi
Per capire quanto costa la CILA edilizia bisogna definire cos'è esattamente. E' una comunicazione che il committente dei lavori invia all'ufficio comunale competente, in genere per via telematica.
Il fatto che la CILA edilizia sia una comunicazione ha un significato preciso: è possibile cominciare subito i lavori senza attendere autorizzazioni da parte dell'amministrazione comunale.
La CILA in sé ha come unico costo i diritti di segreteria, che variano da Comune a Comune. Ad esempio, il Comune di Milano non prevede il pagamento dei diritti di segreteria per questa pratica, mentre a Roma è previsto il pavimento di 251,24 euro.
I documenti da allegare oltre al modulo CILA compilato sono
- relazione tecnica asseverata
- elaborati progettuali
- documentazione fotografica.
Bisogna inoltre indicare i dati identificativi dell'impresa che esegue i lavori.
La relazione tecnica asseverata deve essere realizzata da un tecnico abilitato (geometra, ingegnere, perito) che attesta che i lavori non interessano parti strutturali dell'edificio e sono conformi alla normativa edilizia e ai piani urbanistici.
La parcella del tecnico per la realizzazione di una CILA varia a seconda delle zone, con punte nelle grandi città: a Roma ad esempio costa circa 500 euro, contro i 700 euro di Milano. Al tecnico progettista può essere affidata anche la direzione dei lavori, che in genere costa il 4-5% del costo totale dell'intervento.
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Che succede se presento la CILA dopo aver iniziato i lavori?
La CILA va presentata prima di iniziare i lavori, altrimenti bisogna pagare una sanzione pecuniaria.
Se la CILA viene presentata dopo la conclusione dei lavori bisogna pagare
- diritti di segreteria
- una multa pari a €. 1.000,00.
Se la CILA viene presentata durante l'esecuzione dei lavori bisogna pagare
- diritti di segreteria
- la multa ridotta di due terzi (€. 333,00).
Nella normativa non è indicato un termine per la presentazione della CILA dopo la conclusione dei lavori. Teoricamente, quindi, è possibile presentarla solamente quando si presenti la necessità di vendere l'immobile. Tuttavia, visto che la presentazione della CILA è obbligatoria per ottenere le detrazioni fiscali per la ristrutturazione, si tende a regolarizzarla quanto prima.
Discorso differente per l'aggiornamento delle planimetrie catastali, che rimane comunque obbligatorio in caso di modifica della distribuzione interna dell'abitazione e che va effettuato entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori.
La CILA edilizia in condominio
Se gli interventi riguardano le aree comuni condominiali è l'amministratore a dover presentare la CILA, allegando i documenti d’identità di tutti i condomini.
Un’eccezione è costituita dai condomini minimi, con meno di 8 proprietari: in questo caso sarà uno dei condomini a presentare la CILA, allegando i documenti di identità degli altri.
Nel caso di lavori di una certa rilevanza eseguiti su appartamenti e aree di proprietà esclusiva di uno dei condomini, sarà questi a presentare la CILA e dovrà anche provvedere ad avvisare l’amministratore di condominio prima dell’inizio dei lavori, secondo quanto prescritto dall’art. 1122 C.C.
Il motivo è molto semplice: in condominio sono vietati lavori che rechino danno alle parti comuni dell’edificio o ne causino un deprezzamento. Inoltre, possono esserci ulteriori divieti contenuti nel Regolamento condominiale il quale, ricordiamo, ha valore normativo. L’amministratore può quindi chiedere di verificare che il proprietario abbia richiesto i necessari permessi edilizi.