Ogni mattina una persona si sveglia, va nel proprio bagno e pensa sconsolata che vorrebbe rinnovarlo da capo a piedi: poi al pensiero del titanico lavoro che servirebbe, scuote la testa e lascia perdere. Ma è davvero così complesso mettere mano al proprio bagno e rifarlo da capo? Forse no: scopriamolo insieme, passo dopo passo.

 

Prima del martello pneumatico, usate carta e penna

Vale a dire: sembrerà ovvio, ma senza un progetto di base non si va da nessuna parte. Che lo faccia il geometra o che lo facciate voi, dovete tenere conto innanzitutto del budget di riferimento e in secondo luogo dell’esperienza. Non è la vostra prima giusto? Conoscete il vostro bagno, ne sapete pregi e difetti: se il materiale delle piastrelle si è rivelato inadatto o se i sanitari erano in posizioni poco agevoli. Ripensate a tutto, fate mente locale e buttate giù un progetto di massima insieme ad un piano delle spese da fare.

 

Primo passo: sanitari e lavabo

Scegliere questi protagonisti della  stanza da bagno, è il secondo indispensabile step. Infatti bisogna avere ben chiare le loro misure e la loro tipologia prima di proseguire con la progettazione del rifacimento del bagno. Ricordate che è meglio affiancare WC e bidet, sempre se avete almeno 120 centimetri liberi consecutivi, altrimenti vanno messi frontali. Segue l’ardua scelta: meglio sospesi o a terra? Nel primo caso si eviteranno le giunture di silicone a terra, tanto per dirne una, e lo stile del bagno ne guadagnerà: se però il muro non ha uno spessore di almeno 12 centimetri, meglio optare per il classico, onde evitare di ritrovarselo ugualmente a terra tra qualche anno.

 

Vasca o doccia: il vero relax è verticale o orizzontale?                                   

C’è chi ama follemente l’una o l’altra: meglio la doccia per questioni di tempo, meglio la vasca se in casa ci sono bambini o anziani. Ovviamente tutte e due hanno pregi e difetti, l’importante è sapere in anticipo quale si desidera mettere nel proprio bagno e soprattutto se le dimensioni del medesimo lo consentono. Una vasca idromassaggio è sicuramente appetibile, ma se poi dovete saltarci dentro e scavalcarla per arrivare al water, forse meglio rivedere le proprie scelte.

 

Piastrelle, una scelta non solo di stile

Questo elemento del bagno è quello che forse più di tutti identifica il gusto del proprietario. Al di là del fatto di preferire un ambiente coloratissimo oppure minimal, ci sono però delle varianti che non devono essere sottovalutate. Le piastrelle devono resistere all’umidità, all’usura e all’uso di prodotti per l’igiene. Cotto e marmo sono stupendi, ma dovete sapere che andrete incontro a molto lavoro! La ceramica invece, forse è più comune, ma senza dubbio più funzionale.  Via libera ai giochi di colore, all’uso anche di tonalità scure, da spezzare poi con una buona illuminazione. Piccole o grandi, non importa: in questo caso scegliete secondo le vostre preferenze.

 

Rifare il bagno: quanto tempo serve?

Il rifacimento del bagno non è questione di ore: servono piuttosto giorni. Assicuratevi quindi di avere un bagno alternativo per quel periodo, perché la stanza sarà inagibile in genere tra i 4 e i 5 giorni, compresi anche i tempi morti in cui i materiali con cui le piastrelle o i sanitari sono stati posati, solidificano.

Sono tante le variabili da tenere sotto controllo, ma con un pizzico di organizzazione, il vostro bagno perfetto può essere davvero dietro l’angolo.

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