schema dell'impianto elettrico di una casa

Rifare l'impianto elettrico può essere indispensabile in una casa vecchia, in particolare se costruita prima del 1990, anno di introduzione della legge 46/90.

La legge 46/90, oltre a stabilire requisiti più stringenti per gli impianti elettrici a norma, prescriveva che questi fossero dotati di dichiarazione di conformità. Tale legge è stata abrogata dal DM 37/08, che conferma l’obbligo di dichiarazione di conformità ma, per gli impianti esistenti e a norma benchè privi della suddetta certificazione, prevede la possibilità di far emettere da un tecnico qualificato una dichiarazione di rispondenza.

Per stabilire se l'impianto elettrico di una casa è a norma si prendono come riferimento diverse norme, in particolare

  • DM 37/08;
  • norma CEI 64-8;
  • norme tecniche (CEI EN 61439, CEI-UNEL 35024/1, CEI-UNEL 35026, CEI-UNEL 35023, CEI 11-25)

Il DM 37/08 stabilisce il valore normativo delle norme CEI, l'obbligo del certificato di conformità e quali sono le ditte abilitate a rilasciarlo.

La norma CEI 64-8 stabilisce i requisiti minimi di un impianto a norma e divide gli impianti elettrici in tre livelli prestazionali (base, standard, domotico).

Le norme tecniche contengono prescrizioni di tipo tecnico per progettazione, realizzazione e collaudo di impianti civili e industriali con diverse destinazioni d'uso.

In questo articolo parleremo di quanto costa rifare l'impianto elettrico di casa, dei requisiti minimi che un impianto deve avere per essere a norma e delle detrazioni fiscali per questo genere di lavori.

Quanto costa rifare l'impianto elettrico di casa?

Rifare l'impianto elettrico di una casa ha un costo variabile in base al livello di prestazione che si desidera raggiungere. I livelli di prestazione previsti dalla norma CEI 68-4 sono tre

  • livello 1, con i requisiti minimi per essere a norma e scaricatore per rischio scariche atmosferiche;
  • livello 2, con un numero maggiore di circuiti e punti luce, predisposizione per allarme antintrusione, dispositivi per controllo dei carichi e scaricatore per rischio scariche atmosferiche;
  • livello 3, con predisposizione per sistemi domotici di controllo remoto delle funzioni e scaricatore per rischio scariche atmosferiche e protezione dalle sovratensioni.

Ecco i costi indicativi.

impianto elettrico livello 1 30-40 €/mq
impianto elettrico livello 2 da 50 €/mq
impianto elettrico livello 3 da 55 €/mq

 

I costi di progettazione gravano solamente sugli impianti con potenza impegnata superiore a 6 kw, per i quali c'è l'obbligo di progetto da parte di un tecnico iscritto all'albo. La realizzazione del progetto di un impianto elettrico ha un costo medio pari all’8% dell’importo totale dei lavori.

Al di sotto di questa potenza l'impianto può essere progettato dalla stessa ditta che esegue i lavori. Esistono diversi tool che permettono persino di disegnare l'impianto elettrico di casa gratis, come "Progetta online" di Vimar, che consente di avere schema e costo del materiale per l'impianto elettrico di una casa in pochi semplici passaggi.

Un consiglio per risparmiare

I costi di rifacimento di un impianto variano a seconda delle zone, anche in funzione dei prezzi della manodopera. Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea di quanto costa un impianto elettrico per la casa nella tua città;
  • trovare elettricisti disponibili a trattare sui costi di realizzazione;
  • confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.

Preventivi per l'impianto elettrico di casa... tra un impegno e l'altro

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Quanto costa mettere a norma l'impianto elettrico senza rifarlo?

La norma CEI 68-4 contiene i requisiti prestazionali minimi di un impianto elettrico a norma, tra cui

  • messa a terra
  • numero minimo di punti luce, punti presa, prese tv in base alla metratura e alla destinazione dei locali;
  • numero minimo di circuiti;
  • quadro elettrico con almeno due interruttori differenziali (salvavita), almeno il 15% in più dei moduli necessari e almeno due moduli di riserva, interruttore generale selettivo o con riarmo automatico, dispositivi di protezione dal sovraccarico con corrente nominale inferiore alla corrente nominale delle prese più piccole.

Ci sono poi altre prescrizioni particolari per una disposizione razionale di punti luce e punti presa (es. un punto presa accanto alla presa TV).

L’installazione della messa a terra sull'impianto elettrico di una casa di non recente costruzione ha un costo che va da 150 euro in su.

Il rifacimento del quadro elettrico ha un costo che va da 250 euro in su.

Il rifacimento parziale dell'impianto costa circa 7 euro al metro lineare più il costo di ciascun punto luce aggiuntivo.

L’emissione di una certificazione di rispondenza per impianti a norma ma privi del certificato di conformità, invece, costa in media 350 euro.

Rifare l'impianto elettrico di casa: agevolazioni fiscali

E' possibile usufruire delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione sia per il rifacimento dell'impianto elettrico che per la messa in regola dell'impianto elettrico ai sensi del DM 37/2008.

La detrazione Irpef ammonta al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 96mila euro, suddivisa in 10 quote di pari importo a partire dall'anno di conclusione dei lavori. E' possibile portare in detrazione anche le spese di progettazione e il costo di certificato di conformità o dichiarazione di rispondenza.

Per ottenere la detrazione pagare i lavori con bonifico parlante, contenente la dicitura:

Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Pagamento fattura n. … del … a favore di … partita Iva … beneficiario della detrazione … codice fiscale…

Per saperne di più puoi leggere il nostro articolo sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione della casa.

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