gli impianti di ventilazione controllata migliorano la qualità dell'aria in casa e in azienda

Le abitazioni moderne sono meglio coibentate rispetto al passato ed hanno impianti di riscaldamento/raffrescamento più efficienti. Tuttavia, c'è ancora qualcosa che non è proprio ideale, ed è la qualità dell'aria. Spesso le nuove costruzioni sono persino troppo isolate e non c'è un adeguato scambio d'aria tra interno ed esterno, con conseguenze sgradevoli che vanno dall'aumento delle allergie ai cattivi odori alla muffa sulle pareti.

Un impianto di ventilazione meccanica permette di mantenere una qualità dell'aria ottimale senza aprire le finestre e, grazie ai recuperatori di calore, senza disperdere calore nei mesi invernali.

Gli impianti di ventilazione controllata possono essere

  • a flusso singolo
  • a flusso doppio.

Nel primo caso un ventilatore aspira l'aria viziata che viene espulsa da bocchette dette di estrazione, naturalmente rimpiazzata con aria pulita proveniente da altri ambienti o da bocchette di immissione.

Gli impianti di ventilazione a flusso doppio, invece, oltre ad aspirare l'aria viziata immettono forzatamente aria pulita nel sistema di tubazioni che raggiunge i singoli locali, risultando così ancora più efficienti.

Esistono anche degli impianti di ventilazione monostanza. Questi possono essere a flusso singolo (solo in uscita), doppio (contemporaneamente in entrata e in uscita), alternato (in entrata e in uscita, ma in momenti diversi).

Ventilazione meccanica controllata: prezzi

Quanto costa un impianto di ventilazione meccanica controllata? Il prezzo varia a seconda della tipologia.

Una bocchetta di ventilazione meccanica costa circa 150 euro. E' la soluzione perfetta per migliorare la qualità dell'aria in una stanza umida o poco utilizzata.

Un punto di ventilazione con recuperatore di calore, invece, può essere utile in un piccolo appartamento, per arieggiare la zona notte a partire dalla camera da letto. Il prezzo va da 300 euro in su.

Per un vero e proprio impianto per il ricambio dell'aria i prezzi difficilmente scendono sotto i 500 euro. Un impianto monostanza a flusso alternato con recuperatore di calore costa circa 600 euro.

Per abitazioni e uffici con rilevanti problemi di aerazione (es. al piano interrato) è meglio scegliere un impianto di ventilazione a doppio flusso, che ha un costo che va da 5mila euro in su. Questi sistemi possono essere collegati ad un igrometro e regolati in base all'umidità dell'aria, oppure possono trattare l'aria eliminando l'umidità in eccesso.

Un sistema completo di ventilazione, deumidificazione, riscaldamento e raffrescamento per un locale di circa 100 mq costa intorno a 10 mila euro.

Ventilazione meccanica controllata: costi di posa

Creare una bocchetta di ventilazione naturale praticando un foro nelle pareti che danno sull'esterno costa in media 100 euro, mentre la posa di un impianto di ventilazione forzata monostanza costa circa 200 euro.

Per quanto riguarda gli impianti residenziali o centralizzati, visto che occorre realizzare una rete di canali di distribuzione che arrivino in ogni locale dell'abitazione, i costi sono quasi sempre computati a preventivo, sulla base delle caratteristiche dell'ambiente. Generalmente la manodopera e la progettazione dell'impianto incide per il 50% del costo finale.

Un consiglio per risparmiare

I costi di posa variano a seconda delle zone, anche in funzione dei prezzi della manodopera. Per questo motivo, prima di accettare un preventivo, ti consigliamo di confrontare più offerte.

Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea dei costi degli impianti di ventilazione nella tua città;
  • trovare installatori disponibili a trattare sui costi di posa;
  • confrontare più soluzioni sulla base dell'esperienza di professionisti del settore.

Preventivi per l'impianto di ventilazione forzata... anche se hai poco tempo

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Se vuoi, tramite il nostro sito puoi richiedere preventivi a ditte specializzate vicine a dove vivi. Basta compilare una breve richiesta e in poche ore riceverai tre preventivi per l'impianto di ventilazione forzata di casa o dell'azienda da tre installatori della tua zona.

I preventivi che riceverai tramite il nostro portale sono gratuiti e non ti impegnano in alcun modo: se nessuno di essi fa al tuo caso, non devi fare altro che rimetterti in cerca della soluzione più adatta a te!

L'aerazione forzata in bagno

Un ambiente che sicuramente ha bisogno di una buona aerazione è il bagno, in particolare se non ci sono finestre. In questi casi è obbligatorio per legge provvedere ad un impianto che assicuri un ricambio minimo di almeno 12 volumi/h se intermittente o 6 volumi/h se continuo.

La classica ventola rimane la soluzione più economica per i bagni che non hanno particolari problemi di muffa o umidità. Il costo va da 30 euro in su per aspiratori ad accensione intermittente (collegati ad un interruttore) e da 40-50 euro in su per gli aspiratori collegati a timer o sensori di umidità.

Bagni che si trovano distanti dalle finestre, quasi sempre chiusi o soggetti a forti condense possono avere problemi di muffa, umidità e ristagno di cattivi odori difficilmente risolvibili con un semplice impianto di aspirazione.

Per i bagni di servizio ciechi confinanti con le pareti perimetrali è possibile realizzare un impianto di ventilazione con recupero di calore, mentre se il bagno confina con pareti interne si può migliorare l’aerazione con un impianto a doppio flusso.

E se oltre all’aria manca anche la luce? In un nostro precedente approfondimento abbiamo parlato di come illuminare un bagno cieco.

Ventilazione meccanica e agevolazioni fiscali

Fino al 31 dicembre 2018, chi installa sistemi di trattamento dell'aria, ventilazione forzata o deumidificazione ha diritto al rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta.

Per ottenere il rimborso bisogna pagare con bonifico parlante, contenente in causale

  • il riferimento normativo (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
  • nome e codice fiscale di chi chiede la detrazione;
  • numero della fattura;
  • codice fiscale o partita Iva del beneficiario del pagamento.

Se fornitura e posa dell'impianto viene effettuata dalla stessa ditta è possibile applicare l’aliquota agevolata al 10% sulla manodopera e sui cosiddetti beni significativi individuati dal D.M. 29 dicembre 1999, tra cui apparecchiature di condizionamento e ricircolo dell’aria.

L'aliquota Iva agevolata può essere applicata solo per una quota pari all’importo totale dei lavori meno il valore dei beni significativi.

Esempio:

  • importo totale dei lavori - 10.000 euro
  • manodopera - 4.000 euro
  • beni significativi - 6.000 euro

aliquota Iva al 10%

4.000 euro (manodopera) + 4.000 euro (importo totale dei lavori - beni significativi)= 8.000 euro

aliquota Iva al 22%

10.000 euro (importo totale dei lavori) - 8.000 euro = 2.000 euro

Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione.

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