pannelli in vetro satinato e pareti in vetrocemento, 2 modi per dare luce a un bagno cieco

Un bagno con poca luce è anche un bagno poco confortevole, perchè più freddo e più soggetto ai ristagni di umidità e alla formazione di muffa, con costi maggiori per il riscaldamento e la manutenzione. L'illuminazione artificiale, inoltre, fa sembrare il bagno più piccolo, rendendo più difficile la scelta dell’arredamento e dei rivestimenti.

Ma quand'è che un bagno è scarsamente illuminato?

I bagni “a rischio” sono quelli privi di finestre o con finestre mansardate, esposte a Nord oppure affaccianti su cortili interni.

Per dare luce ad un bagno cieco è possibile scegliere tra 3 diversi interventi:

  • sostituire la porta esistente con una porta in vetro satinato.
  • aprire una nuova finestra o un lucernaio;
  • sostituire una delle pareti perimetrali con una parete in vetrocemento;

In questo articolo parleremo dei prezzi di tutte queste soluzioni, dai costi dei materiali a quelli della manodopera. Inoltre, parleremo dei permessi da chiedere per realizzare una parete in vetrocemento o una nuova finestra e delle agevolazioni fiscali per il 2018.

Quanto costa portare la luce naturale in un bagno cieco?

L'intervento più costoso è la realizzazione di una nuova finestra o di un lucernaio, aprendo un nuovo vano su una delle pareti portanti. I costi di realizzazione vanno da 3 a 4 mila euro più il costo dell'infisso (gli infissi per tetti costano di più). A parte ci sono i costi burocratici e di progettazione, altri 2-3 mila euro.

Se si decide di sostituire una porzione di parete portante col vetrocemento i costi sono simili, per cui generalmente si preferisce realizzare la parete in vetrocemento al posto di una parete interna.

I mattoni in vetrocemento hanno un costo base di 6 euro l'uno, riferito al classico mattone rettangolare di colore neutro. Angolari e terminali, utili per realizzare pareti curve o pareti divisorie parziali, possono arrivare a costare anche 40 euro l'uno.

Se il bagno cieco affaccia su una stanza con finestra, la soluzione più semplice è sostituire l'infisso esistente con una porta in vetro. Le porte in vetro satinato sono relativamente economiche e non sacrificano la privacy. In versione a battente hanno un costo base di 60 euro/mq; più care le porte scorrevoli (esterno muro o a scrigno), che possono arrivare a costare anche 450 euro/mq, ma offrono un ingombro minore.

Un bagno senza finestre può avere anche problemi di umidità che, chiaramente, queste ultime due soluzioni non risolvono e che necessitano di appositi interventi di cui abbiamo parlato nel nostro articolo su aerazione e illuminazione del bagno cieco.

Portare la luce naturale in un bagno cieco: costi di manodopera

Realizzare opere in muratura come una parete in vetrocemento costa circa 80 euro/mq, cui bisogna aggiungere i costi di di demolizione della parete esistente (da 5 euro/mq).

Nel caso dell'installazione una porta in vetro, invece, bisogna aggiungere circa 25 euro per lo smontaggio e lo smaltimento della porta esistente e altri 200 euro per la posa in opera.

I prezzi che abbiamo indicato sono orientativi e variano notevolmente a seconda delle zone, anche in funzione dei costi della manodopera quindi, per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea di quanto costa portare la luce naturale in un bagno cieco nella tua città;
  • trovare professionisti disponibili a trattare sui costi di manodopera;
  • trovare buone offerte anche per quanto riguarda i materiali - alcune ditte hanno convenzioni con i rivenditori di prodotti per l'edilizia e possono acquistare al tuo posto, a prezzo scontato, mattoni in vetrocemento o infissi.

Preventivi per illuminare il bagno cieco... senza stress

Se sei impegnato nella ristrutturazione della tua abitazione, trovare il tempo di confrontare le offerte può essere difficile.

Se vuoi, puoi richiedere preventivi a ditte specializzate vicine a dove vivi tramite il nostro portale. Basta compilare una breve richiesta e in poche ore riceverai tre preventivi per i lavori che intendi fare da tre professionisti della tua zona.

I preventivi che riceverai tramite il nostro sito sono gratuiti e non impegnativi. Se nessuno di essi fa al tuo caso, non devi fare altro che rimetterti in cerca dell'offerta giusta per te!

Illuminare il bagno cieco col vetrocemento: permessi

Che permessi servono per sostituire una parete del bagno cieco con del vetrocemento?

Nel caso di una parete esterna bisogna presentare una Dia (Dichiarazione di Inizio Lavori), oltre al progetto realizzato da un tecnico strutturista da presentare al Genio Civile.

La stessa procedura dovrà essere seguita per la realizzazione di luci apribili (es. una finestra o una luce apribile con mattoni in vetrocemento montati su telaio). In quest'ultimo caso bisognerà anche aggiornare le planimetrie catastali.

Se decidi di sostituire una parte o tutta una parete non portante senza aprire luci può essere sufficiente una Cil (Comunicazione di Inizio Lavori), sempre che non si modifichi la disposizione interna dell'immobile: in questo caso bisognerà effettuare un aggiornamento al Catasto.

Gli adempimenti possono variare a seconda di quanto previsto dal Regolamento Edilizio dei singoli Comuni, per cui è fondamentale verificare presso l'Ufficio Tecnico quali sono i permessi da richiedere.

Bagno cieco: illuminazione e agevolazioni fiscali

Con l'ultima Legge Finanziaria sono state prorogate per tutto il 2018 le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione delle abitazioni, con il rimborso Irpef del 50% delle spese sostenute, incluse quelle burocratiche e di progettazione.

Sono portabili in detrazione sia gli interventi di manutenzione straordinaria che gli interventi di manutenzione ordinaria eseguiti su parti comuni condominiali.

Sono interventi di manutenzione straordinaria

  • sostituzione di una porzione di parete portante con vetrocemento;
  • apertura di nuove luci;
  • creazione di una parete divisoria interna in vetromattone;
  • modifica della posizione di una parete esistente.

La sostituzione di porte e finestre è invece considerata manutenzione ordinaria, tranne in alcuni casi specifici.

Oltre al rimborso Irpef, per i lavori di ristrutturazione si ha diritto anche all'applicazione dell'aliquota Iva agevolata al 10% sulla manodopera e su una quota del prezzo di acquisto dei beni cosiddetti "significativi" (tra cui gli infissi). Per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della casa.

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