per capire come togliere la muffa sui muri bisogna conoscerne la causa

Come si fa a togliere la muffa?

Il primo passo è conoscerla. La muffa è un organismo vivo, di cui esistono diverse varianti o ceppi (es. Aspergillus, Penicillium, Phoma, ...), alcuni più pericolosi di altri. Le muffe si sviluppano bene in ambienti caldi e umidie possono addirittura "nutrirsi" di prodotti comunemente utilizzati per la pulizia, ad esempio, la candeggina.

Per questo per togliere la muffa sui muri servono detergenti appositi, che agiscano su diversi ceppi in modo da eliminarli definitivamente. Se il ceppo micotico rimane vivo la muffa si riforma. Una volta fatto questo bisogna ridurre l'umidità sulle pareti o sul pavimento.

In questo approfondimento parleremo di quanto costa disinfettare una parete utilizzando un ciclo antimuffa e dei diversi tipi di pittura antimuffa, anche decorativa. Inoltre, parleremo di come eliminare le cause dell'umidità, in modo da sconfiggere la muffa in maniera definitiva, e dei casi in cui è possibile ottenere le agevolazioni fiscali.

Come togliere la muffa dai muri, dalle pareti e dal soffitto

Per togliere la muffa è necessario pulire e disinfettare la parete, utilizzando un ciclo antimuffa. Si tratta di una serie di prodotti da utilizzare in sequenza, che comprende

  • detergente
  • primer
  • pittura antimuffa.

Il detergente elimina la muffa visibile, mentre il primer silossanico disinfetta ed elimina il ceppo micotico. Se ti stai chiedendo come togliere la muffa dai muri colorati, l'unico modo è pulire, disinfettare e ritinteggiare il muro. I detergenti antimuffa, infatti, sono molto aggressivi e posso lasciare aloni giallastri anche su murature bianche.

L'idropittura antimuffa è perfetta per la tinteggiatura bianca o di colori chiari.

La tinteggiatura a calce, invece, è più naturale e serve anche a realizzare effetti decorativi come il marmorino e lo spatolato.

Gli smalti antimuffa hanno la peculiarità di essere molto resistenti all'acqua e alle macchie e sono impiegati soprattutto in ambienti "difficili" come cucine, ingressi, garage e locali di servizio. Inoltre, hanno un'ottima resa per i colori scuri e brillanti e possono avere anche finitura lucida o satinata.

Le pitture antimuffa termiche o anticondensa si applicano sulle pareti fredde, ossia in prossimità di infissi, pilastri e pareti esterne non isolate, per aumentare la trasmittanza termica e ridurre i ponti termici, che a loro volta favoriscono la formazione di condensa sulle pareti.

Ecco i costi indicativi delle diverse lavorazioni.

Togliere la muffa - prezzi  
applicazione ciclo antimuffa (pulizia + primer + tinteggiatura) 8-10 €/mq
tinteggiatura antimuffa con idropittura o pittura a calce da 4 €/mq
tinteggiatura antimuffa con smalto 5-8 €/mq
tinteggiatura antimuffa con pittura termica da 8 €/mq
tinteggiatura antimuffa con effetti decorativi da 8 a 30 €/mq

 

Le pitture per esterni sono quasi sempre addizionate con additivi antimuffa; per approfondire ti rimandiamo ad un precedente articolo.

Per eliminare in maniera duratura la muffa dai pavimenti sensibili all'acqua (es. cotto, pietra, cemento, klinker) bisogna prima detergere la superficie con un detergente specifico e poi applicare un protettivo antimuffa. Il costo complessivo di un ciclo antimuffa per pavimenti è di 3-4 €/mq.

Un consiglio per risparmiare

Eliminare la muffa dai muri ha un costo variabile a seconda delle zone, in funzione principalmente dei prezzi della manodopera.

Per essere sicuro di scegliere un preventivo davvero conveniente ti consigliamo di confrontare più offerte. Confrontare anche solo due o tre preventivi ti permette di

  • farti un'idea di quanto eliminare la muffa nella tua città;
  • trovare imbianchini disponibili a trattare sui costi della manodopera;
  • trovare professionisti in grado di eseguire tecniche decorative - per applicare alcune pitture decorative serve una formazione specifico.

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Come evitare che la muffa si riformi

La causa principale della muffa è l'eccesso di umidità, che può essere causato da condensa, rotture di tubi, infiltrazioni, umidità di risalita e umidità di costruzione.

La condensa è dovuta soprattutto all'eccesso di umidità ambientale, frequente in bagni, cucine e lavanderie. Per limitarla può essere utile un impianto di ventilazione meccanica. In alcuni casi può essere dovuta a ponti termici, da eliminare con una pittura termica o un cappotto termico interno.

Nel caso di una rottura idraulica l'unica soluzione è rifare la parte dell'impianto idraulico deteriorata, magari utilizzando dei tubi più performanti, ad esempio dei tubi multistrato.

Le infiltrazioni sono spesso causate da rotture nella guaina impermeabilizzante di tetti, terrazzi di copertura o fondazioni. Può anche darsi il caso in cui gli infissi non abbiano sufficiente tenuta all'acqua. Per approfondire soluzioni e prezzi ti rimandiamo ad un articolo dedicato proprio alle infiltrazioni d'acqua.

Per impermeabilizzare pavimenti e terrazzi si possono utilizzare anche apposite resine impermeabilizzanti, da applicare anche sulla pavimentazione esistente.

L'umidità di risalita è dovuta al mancato isolamento delle pareti controterra. Anche in questo caso ci sono tante possibili soluzioni, con costi molto variabili. Anche a questo argomento abbiamo dedicato un apposito articolo.

L'umidità di costruzione è dovuta all'acqua naturalmente contenuta nei muri che non ha avuto tempo di evaporare. Il problema si risolve spontaneamente nel giro di 1-3 anni, ma in alcuni casi può aiutare l'applicazione di un intonaco deumidificante.

Togliere la muffa da diritto a detrazioni fiscali?

Con l'ultima Legge di Stabilità sono state prorogate le detrazioni fiscali per la ristrutturazione, comprendenti il rimborso Irpef del 50% della spesa sostenuta, da dividere in 10 rate annuali di pari importo.

I lavori che danno diritto alla detrazione sono

  • tinteggiatura esterna con modifica di materiali e/o colori;
  • tinteggiatura di aree comuni condominiali interne ed esterne, anche senza modifica dell'esistente;
  • applicazione di pitture termiche e cappotti termici, purchè consentano di ottenere i valori di trasmittanza dell'involucro indicati nelle tabelle ministeriali del D.M. 26-01-2010.

Per ottenere la detrazione è necessario pagare con bonifico parlante, contenente in causare la dicitura

Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Pagamento fattura n. ... del ... a favore di ... partita Iva ... Beneficiario della detrazione ... codice fiscale …

Da quest'anno anche per le ristrutturazioni è prevista la comunicazione obbligatoria all'ENEA come per le riqualificazioni energetiche.

E' sempre possibile applicare l'aliquota IVA agevolata al 10%, ma solo sui servizi e non sui materiali, che non rientrano nei "beni significativi" elencati nel D.M. 29-12-1999.

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